Archivio della Categoria 'Scoprire Volpiano'

I laghetti

giovedì 3 Giugno 2010

A Volpiano appena si esce dal paese, non importa in quale direzione, è facile imbattersi in una serie di piccoli laghi che si sono formati grazie all’attività estrattiva di cave, effettuata nel passato.

Se poi si decide, in bicicletta naturalmente, di imboccare via Trieste per dirigersi verso la cascina Casne ecco che, strada facendo, si scorgono i primi specchi d’acqua senza pretese.

Occorre proseguire per vedere quelli più grandi con le sembianze del lago classico. Non tutti hanno un nome ma i più fortunati ne hanno di suggestivi: Azzurro, Martin Pescatore…Chi fruisce da sempre di questi luoghi sono, ovviamente, i pescatori che trascorrono l’intera giornata alle prese con le loro lenze, in paziente attesa che qualche pesce si faccia vivo. La pesca, secondo me, non è solo una passione che si combina con un rituale che si ripete lungo l’arco della giornata; ma racchiude nelle sue varie sfumature una vera e propria “filosofia di vita.”

Per i non sportivi il lago offre da sempre un clima di relax, la possibilità di passeggiare lungo le sue sponde e di godere dello spettacolo della natura.

Oltre un certo limite i laghi finiscono ma se si prosegue lungo il perimetro delimitato dal Deposito Agip entrando così nella zona industriale, ecco che il cerchio si chiude su quello che potremo definire il nostro piccolo Canada. (Per non parlare degli altri laghetti disseminati sul nostro territorio)!

 

ogni promessa è debito

giovedì 3 Giugno 2010

mentre stampo i menù per il pranzo di Porte aperte (a proposito, vi siete prenotati?) mantengo una promessa.

Vi avevo promesso di pubblicare alcune notizie relative a foto apparse durante il gioco Scoprire Volpiano, eccomi alla prima.

piazza 25 aprile

Severina aveva individuato questa foto e aveva scritto:

La terza foto è la casa che si trova in Piazza XXV Aprile angolo via Umberto I . Forse è rimasta incompiuta per un intervento rimandato di costruzione di portici ?

è proprio così.

Tutti sappiamo, per averlo visto o, come me, per sentito dire, che una volta al posto della Piazza c’era l’asilo, eccovi una foto del suo cortile:

asilo_1919

quando l’Asilo fu abbattuto per alcuni anni rimasero i portici addossati alla parete ovest della Piazza (allora Via Umberto I) e ci sono cartoline che ce lo documentano, queste me le aveva prestate Gino Gronchi, che ringrazio, e ve le faccio vedere

g pzza 25 apr (allora v umberto) portici g

g pzza 25 apr (allora v umberto)

agli inizi degli anni ’70 furono abbattuti anche questi portici, nel ’73 quando sono arrivata già non c’erano, ma l’impegno dei costruttori del nuovo palazzo erano di ricostruirne di nuovi, come vedete si è arrivati fino ai ferri e poi…dopo trent’anni ci sono rimasti i ferri!

Evoluzione a Volpiano dal 1975

lunedì 31 Maggio 2010

Ciao, mi chiamo Antonetta vengo dalla Puglia sono arrivata a Torino nel 1959 all’età di 12 anni, sono cresciuta a Torino, mi sono sposata  nel 1969 e sono arrivata a Volpiano nel 1975 dove con mio marito ci siamo costruiti la nostra casa. Faccio parte di un’associazione, il Gruppo Donne di Volpiano, con loro organizziamo molte manifestazioni e mercatini per raccogliere fondi per il sociale.

Volpiano, quando sono arrivata, era un paese con tanti campi e molto verde, i miei bambini avevano molti  spazi per giocare, la strada era ancora da asfaltare mentre ora invece  è  molto cambiata, sono state costruite molte  case e il paese si è molto ingrandito.

Prima passavano molti animali per la strada, vicino casa mia c’erano dei bei pavoni che salivano sul tetto della cascina e aprivano la loro bella coda. Ora è diventata una cittadina e molto verde è scomparso dando spazio a nuove abitazioni.

Nella zona di San Michele, dove io abito, prima non c’era la bella fontana, la sera è illuminata e fa piacere  quando passiamo. Anche la piazza del comune è cambiata, prima c’era un parcheggio, ora c’è una fontana con panchine dove molte persone possono stare li seduti a chiacchierare. Purtroppo a volte ci sono delle persone maleducate che rovinano il verde che c’è intorno, a me piacerebbe che rimanesse tutto bello curato e intatto.

La nostra collinetta

sabato 29 Maggio 2010

Il vantaggio di vivere in pianura e di avere nel contempo, a nostra disposizione, un polmone verde come la Vauda, è davvero notevole.
Come volpianese dovrei dare per scontata questa realtà, che, tuttavia riesce ancora, a distanza di tempo, a sorprendermi.. Ogni volta che ne percorro i sentieri o la strada principale che sale alla chiesetta provo emozioni nuove. Mi affascina l’idea di camminare in mezzo alla natura, indipendentemente dalla stagione; di correre in occasione della Bric e Valun o di fare il giro delle cascine ancora esistenti sul territorio, ognuna di esse con le proprie storie da raccontare.
Ad abbellire la nostra Beverly Hills, in versione italiana, si è aggiunta un’altra perla: una conca che si apre sulla destra , appena prima di arrivare alla superstrada di Lombardore. E’ una “valletta” secondaria, profumata in questo periodo, dalle numerose gaggie e dai loro fiori bianchi che contribuiscono ad abbellire l’ambiente.
Ma non è tutto: all’ingresso, alla vostra destra vi imbatterete in una pineta che ricrea l’ambiente montano, regalando ombra e frescura. Se poi spaziate intorno con lo sguardo ecco le aree adibite per consumare il pranzo al sacco, attrezzate di tutto punto. Inoltre non potevano certo mancare, in questa cornice bucolica e, per la gioia di grandi e piccoli, gli animali. I bambini cavalcano i ponies nell’apposito recinto ed ecco intrecciarsi un rapporto speciale fra gli uni e gli altri, unico, come sempre succede in questi casi, quasi terapeutico direi.
Per quanto mi riguarda credo che, d’ora in poi, approfitterò spesso di questo luogo ameno: è un’ottima occasione per rilassarsi in compagnia di un buon libro!
Marina Borge

Il vantaggio di vivere in pianura e di avere nel contempo, a nostra disposizione, un polmone verde come la Vauda, è davvero notevole.

Come volpianese dovrei dare per scontata questa realtà, che, tuttavia riesce ancora, a distanza di tempo, a sorprendermi… Ogni volta che ne percorro i sentieri o la strada principale che sale alla chiesetta provo emozioni nuove. Mi affascina l’idea di camminare in mezzo alla natura, indipendentemente dalla stagione; di correre in occasione della Bric e Valun o di fare il giro delle cascine ancora esistenti sul territorio, ognuna di esse con le proprie storie da raccontare.

Ad abbellire la nostra Beverly Hills, in versione italiana, si è aggiunta un’altra perla: una conca che si apre sulla destra , appena prima di arrivare alla superstrada di Lombardore. E’ una “valletta” secondaria, profumata in questo periodo, dalle numerose gaggie e dai loro fiori bianchi che contribuiscono ad abbellire l’ambiente.

Ma non è tutto: all’ingresso, alla vostra destra vi imbatterete in una pineta che ricrea l’ambiente montano, regalando ombra e frescura. Se poi spaziate intorno con lo sguardo ecco le aree adibite per consumare il pranzo al sacco, attrezzate di tutto punto. Inoltre non potevano certo mancare, in questa cornice bucolica e, per la gioia di grandi e piccoli, gli animali. I bambini cavalcano i ponies nell’apposito recinto ed ecco intrecciarsi un rapporto speciale fra gli uni e gli altri, unico, come sempre succede in questi casi, quasi terapeutico direi.

Per quanto mi riguarda credo che, d’ora in poi, approfitterò spesso di questo luogo ameno: è un’ottima occasione per rilassarsi in compagnia di un buon libro!

Marina Borge

RICORDI DI BAMBINA ARRIVATA A VOLPIANO NEGLI ANNI 50

lunedì 24 Maggio 2010

Avevo circa 5 anni quando arrivai a Volpiano per la prima volta ed un anziano signore si rivolse direttamente a me in dialetto volpianese, dialetto notoriamente ostico, dicendomi  “cita, cita, gaute da lì”. L’associazione con la scimmia di Tarzan, in voga all’epoca, fu immediata.

Altro fatto per me nuovo e quindi singolare, fu quando vidi sfilare a processioni e funerali numerose donne e ragazze curiosamente vestite di bianco che pur non essendo suore avevano una forte nota religiosa; scoprii che si trattava delle orsoline anche’esse oggi in disuso.

campanile_volpiano_gVolpiano alla fine degli anni 50 era un paese ancora fortemente agricolo e nei caldi ed afosi pomeriggi estivi se capitava di passare per il centro del paese,  dove le strade erano ancora di ciottolato con le sole guide di pietra liscia, era normale incontrare un carro trascinato da mucche alquanto lente ed accaldate, con la coda  ciondolante  e che sovente lasciavano un ricordo stampigliato sul ciottolato: le famose “margherite profumate” sulle quali si avventavano centinaia di mosche.

Anche i cavalli transitavano numerosi ed anch’essi a volte regalavano quel materiale che le signore consideravano pregiato. In effetti andava a ruba e ricordo come, attrezzate di secchiello e paletta si contendessero questa preziosità. Seppi poi che era considerato un ottimo fertilizzante per i gerani.

Ora Volpiano è molto cambiata e noi bambine di allora abbiamo qualche ruga e soprattutto tante “rogne” in più. Siamo alle soglie della vecchiaia o meglio dell’età matura anche se la sostanza non cambia. Chi non ricorda quali erano i nostri giovani pensieri se ci capitava di fronte qualche brontolone sessantenne? Ebbene quei pensieri sono gli stessi che si leggono negli occhi dei giovani di oggi.

E allora che dire? Forse quello che ebbe a dire un personaggio famoso (W.Allen)

“Nella vecchiaia è forse auspicabile un piccola dose di stordimento che ti permetta di vivere serenamente nonostante tutto e non dover dire – ho fatto molto per vivere un mese in più ed è stato un mese piovoso”.

Gita con il CAI…..ahi…ahi…ahi (nel senso di guai)

lunedì 24 Maggio 2010

Ogni anno, un gruppo sparuto di persone amanti del mare e, tra quelle ci sono anch’io, si ostina a sfidare la sorte, partecipando alla prima stagionale del CAI, la cosiddetta “apertura”, alla quale possono aderire tutti, proprio tutti, bimbi e anziani compresi.

Il motivo è semplice: sarà una gita di tutto riposo, una camminata tranquilla e rilassante a mezza costa, in mezzo agli ulivi che, strada facendo, ti regalerà scorci stupendi fra promontori e mare aperto.

L’ultima edizione ha avuto, come meta, il lago; una novità rispetto al passato ma altrettanto piacevole. In fondo, ma molto in fondo … ci sarebbe stato pur sempre  uno specchio d’acqua a deliziarci la vista, per non parlare delle suggestioni letterarie suscitate dal luogo.

I nostri sguardi, intanto, volgevano verso le alture circostanti, i nostri occhi cercavano invano il traguardo da raggiungere, così in alto e nascosto, da non poterlo scorgere dal basso. Allora inerpichiamoci, il tempo stringe e noi dobbiamo raggiungere la vetta!

 Lassù ad aspettarci c’è, a ricompensarci della fatica sostenuta, un piatto di polenta fumante. Un dislivello di 650 metri? Bazzecole! Un sentiero tutto in salita con piccolo nevaio da attraversare prima di arrivare al rifugio? Un fuori programma trascurabile. Tuttavia, poiché si sa che, in certi frangenti della vita, la cosa fondamentale è tirar fuori tutto l’orgoglio che uno ha dentro di sé per potercela fare, ecco che scatta il meccanismo. Lo stesso meccanismo che più tardi, a casa, con i muscoli indolenziti ma la mente perfettamente lucida ti farà rispondere ai familiari che ti chiedono: “Com’è andata?” Questa è stata l’ultima volta (salvo ripensamenti).

Marina Borge

SCOPRIRE VOLPIANO

giovedì 25 Marzo 2010

Vorrei invitare tutte le “volpi argentate”  e non solo a partecipare al gioco che  maestralmente Gaspara ci propone. Serve a farci notare particolari di Volpiano a noi  sconosciuti   ma ci abitua a     guardare tutte le cose con altri occhi , e poi ci servirà per il prossimo concorso fotografico.

Provate !!   A me è successo così.

MarBi

Scoprire Volpiano – 12 puntata: non solo madonne

lunedì 22 Marzo 2010

Sui muri di Volpiano non si trovano solo Madonne ma anche qualche altro personaggio anonimo o no

la prima foto è una bella signora che mi ha ispirato questo gioco:

foto 34

quando l’ho casualmente notata era già lì da un po’, non anni forse, ma certo non giorni, ed è da lì che è partita l’idea di guardare bene tutti i particolari che fanno meno anonime case e strade di Volpiano e che spesso ci sfuggono. Vale 1 punto perchè è in bella vista

la seconda è…bene a voi scoprirlo, solo 2 punti se dite solo dove si trova, 3 se sapete dire chi è, se poi mi sapete dire come mai è lì, si aggiungono i soliti due punti.

foto 35

la terza è decisamente fuori dal centro del paese quindi 3 punti, tanto per cominciare

foto 36

Vi ricordo che c’è ancora una pigna da individuare, adesso vale 4 punti,  e anche un numero 6, adesso vale 5 punti!

Per aiutarvi vi dirò che la pigna è fuori dal “fossato” ed  è quella rimasta senza gemella, ma la forma è particolare, non dovrebbe essere difficile capire che è proprio quella (non come la prima, riconosciuta solo al terzo tentativo!)

Il numero è all’interno del centro storico.

Ancora una cosa: Roberta, visto che tanto sei sicuramente prima, aspetta almeno un giorno a dare le risposte per queste foto!:-))

Per le altre: concentratevi per scoprire anche quelle non “risolte”, e per raccontare qualcosa, la lotta per il secondo posto è tutta aperta!

Buon gioco a tutti!!


Classifica dopo la 11. puntata:

Roberta 37

Severina 16

Piera 12

Franca 11

Monica 6

Emilia 2

Scoprire Volpiano – 11 puntata: antichi simboli

lunedì 15 Marzo 2010

dopo i nuovi numeri civici torniamo all’antico.

Ooltre ai leoni, abbastanza recenti, un vecchio ornamento posto accanto ai cancelli, erano e sono le pigne, anche a Volpiano. A quanto pare oltre che belle erano ricche di significati simbolici.

Eccovene 3, di una vi posso dire che è rimasta sola, la sua gemella sacrificata alla modernità di un cancello elettrico! studiatele bene perchè molte sono simili.

ricordatevi, per fare più punti raccontate il simbolo delle pigne!

se volete raggiungere Roberta, anche se è difficile, riguardatevi le foto delle puntate più vecchie e scriveteci qualche notizia “inedita”

foto 31

foto 32

foto 33

come vedete questa volta sono “buona” e ho messo anche un pochino di “contorno” per rendere la cosa meno difficile

dopo questa ci saranno ancora 2 puntate poi… si vedrà, volevo fare ancora un gioco di foto ma c’è il concorso di cui ha scritto Margherita, vedremo…

Buon gioco a tutti!!

Classifica dopo la 10. puntata:

Roberta 33

Severina 16

Franca 11

Piera 10

Monica 6

Emilia 2

solo Roberta  ha individuato due numeri civici! quindi resta la terza foto che adesso vale 4 punti

Scoprire Volpiano – 10 puntata: diamo i numeri

domenica 7 Marzo 2010

sì, diamo i numeri per mantenere due promesse: la prima, di fare una puntata “più difficile”, la seconda farvi vedere che non solo i nostri predecessori amavano il nostro paese abbellendolo con tanti piccoli, e bei, particolari ma anche i nostri attuali concittadini hanno di queste attenzioni.

Uno dei modi in cui sempre più numerosi volpianesi personalizzano e abbelliscono le loro case è quello di usare numeri civici decorati e personalizzati, ne ho scelti 3 e ve li propongo per questa decima e terz’ultima puntata, 2 sono nel ricetto (cioè nel concentrico) e uno appena ai margini ma non vi dico quale, troppo bello!  tutti e 3 non sono troppo facili, mi sembra, così daremo 3 punti a ciascuno.

foto 28

foto 29

foto 30

e eccovi la classifica dopo la 8 puntata:

Roberta 27

Severina 16

Franca 11

Piera 10

Monica 6

Emilia 2

Severina e Roberta hanno spopolato, Roberta è finalmente riuscita a scoprire il balcone misterioso (in Corso Regina, quasi a San Michele) conquistando 5 punti ma soprattutto sia lei che Severina ci hanno dato notizie sulle case che appaiono nelle foto conquistando altri punti.

Brave! ma avete tutti ancora tempo per piazzarvi, coraggio, girate, guardate e ricordate che valgono anche notizie e precisazioni sulle foto già pubblicate (2 punti per ogni notizia!)

Intanto vi devo quella dataci da Emilia sul portoncino di vicolo S. Francesco della prima puntata: molto probabilmente apparteneva alla famiglia Gedda, proprietaria anche del Palazzo sede del Municipio, il quale palazzo fu venduto quando il signor Gedda, perso tutto il suo patrimonio al gioco, si suicidò nel camposanto

e adesso…

Buon gioco a tutti!