Archivio della Categoria 'Scoprire Volpiano'

SBAM!

martedì 14 Luglio 2009

(non ho fatto il corso però Margherita mi ha chiesto di scrivere anche io qualcosa)

SBAM: non è una porta che sbatte ma il Sistema Bibliotecario Area Metropolitana di cui fa parte anche la Biblioteca di Volpiano. Da gennaio 2009 è iniziato un nuovo servizio, la Circolazione Libraria. Cos’è?
Da qualsiasi biblioteca partecipante (e anche direttamente da internet) si può prenotare un libro, anche di un’altra biblioteca, per esempio chiedo un libro che c’è a Orbassanom o a  S. Maurizio, o a Nichelino, Pianezza, Settimo, Brandizzo, e mi arriva nella mia biblioteca, quando l’ho letto lo riconsegno sempre nella mia Biblioteca. Comodo no?
E come faccio a sapere che il libro è a Orbassano? O me lo dicono in biblioteca o lo vedo io sul catalogo online, cioè in Internet.
E come si vede questo catalogo?
http://www.erasmo.it/sbam_to_it/
Andate qui e poi a catalogo, si può cercare per singola biblioteca, per area, noi simao la 1, o in tutto il sistema.
Non tutte le biblioteche aderiscono alla Circolazione libraria, Volpiano dovrebbe entrarci in autunno, se a settembre/ottobre ancora non ci saremo chiediamolo!
E’ un servizio utile anche per le biblioteche che non devono comprare TUTTO (tra l’altro è impossibile, ma possono fornire lo stesso quasi tutto!!

Volpiano Porte Aperte

lunedì 22 Giugno 2009

Settimana densa di avvenimenti, molte associazioni presenti in Volpiano, illustreranno le proprie attività e promuoveranno eventi culturali con: rassegne, mostre e concerti.

Concerti si svolgeranno in Corte Umberto, Hotel Fox. Il coro dell’Istituto Lesiona si esibirà in Confraternita.
Bambini e ragazzi delle scuole presenteranno le loro attività artistiche.
L’AVIS festeggerà i 50 anni di fondazione della sezione di Volpiano.
Partecipate alla pedalata ecologica per scoprire alcune bellezze nascoste di Volpiano.
Diverse mostre saranno allestite per promuovere e ricordare avvenimenti recenti e passati.

Speriamo che volpianesi e non si riversano per le vie, sia per partecipare agli avvenimenti che per premiare gli sforzi delle tante persone che dedicano il proprio tempo ad organizzare questi eventi.

Pino

Adotta anche tu un parco di Volpiano

lunedì 22 Giugno 2009

Da un anno a questa parte alcuni  parchi volpianesi sono stati adottati da semplici cittadini. Questo comporta visite  quasi giornaliere, con  segnalazione di eventuali guasti e anomalie, piccole pulizie,  ma niente di particolarmente faticoso.

Ora le aree verdi si stanno moltiplicando e abbiamo bisogno di altri volontari “volenterosi”  da coprire queste nuove zone. Vi assicuro che avrete la riconoscenza di tanti piccoli bimbi, unitamente ai genitori, e una soddisfazione personale non da poco.

PENSACI E ADERISCI, sarai in buona compagnia!!

Per informazioni  lasciate un commento e io vi risponderò.

MarBi

Borgo Rumero in festa

domenica 21 Giugno 2009

Ieri notte si sono conclusi i festeggiamenti del Borgo Rumero. Volpiano è diviso in cinque borghi: Borgo San Grato, Borgo San Giovanni, Borgo Columbera, Borgo San Michele e Borgo Rumero.
I festeggiamenti avvengono durante l’anno in periodi diversi e come inizio d’anno per il Borgo Rumero si sono svolti a fine maggio. Quest’anno grazie al bel tempo c’e stata una buona affluenza di pubblico. Oltre a ottimi piatti di pesce, costine e pizze, c’era in funzione un buon parco di divertimento. C’era una pista nella sabbia per il giuoco delle biglie e una buona fantasia di giostre.

Volpiano si rinnova

domenica 21 Giugno 2009

Ora che i lavori nell’incrocio della stazione sono terminati noi cittadini dobbiamo riconoscere l’utilità di quanto fatto. Pur essendoci stati i semafori, era un impresa ardua attraversare l’incrocio, poichè non vi erano protezioni adeguate per dare sicurezza ai pedoni. Ora, alcune rampe danno la possibilità anche alle carrozzine di avvalersi dei marciapiedi e così, piano piano,vengono abbattute le barriere architettoniche che spesso creano problemi insormontabili. Anche la piazza di san Michele è stata trasformata ed è apprezzabile non soltanto per la bella fontana e le aiuole, ma per la certezza di essere sulla strada giusta per rendere il nostro paese più vivibile per  tutti.

Piera Camoletto

Ricordi di Volpiano

domenica 14 Giugno 2009

La strada più importante di Volpiano, via Umberto, e la piazza della Chiesa erano lastricate di ciottoli e due guide, formate da lastroni di pietra, favorivano lo scorrimento dei carri agricoli e il passaggio delle biciclette. Volpiano negli anni 50-60 era un paese in prevalenza agricolo e i negozi, a conduzione familiare, erano aperti in settimana anche dopo le venti e la domenica mezza giornata. Piazza Madonna delle Grazie non esisteva. Al suo posto il vecchio cimitero affiancava la Cappella dedicata alla Madonna.
Al momento della semina, fin dalle prime luci dell’alba, si sentivano passare i carri trainati da mucche o cavalli. Verso la fine di giugno si mieteva il grano, con le braccia si facevano le fascine che venivano portate a casa su carri di legno. Arrivato il giorno della trebbiatura, al mattino presto arrivava la trebbiatrice. Veniva posizionata vicino al granaio e funzionava finché tutto il grano non era nei sacchi. Alla fine rimanevano solo le balle di paglia.
Uomini e donne si alternavano in questo lavoro e la sera, stanchi e pieni di polvere, si lavavano nelle aie. Poi sedevano tutti intorno al tavolo imbandito per una meritata cena.
C’era soddisfazione quando la messe era abbondante ma, anche quando la grandine aveva compromesso il raccolto, era comunque festa e terminata la cena, si cantavano canzoni piemontesi e della montagna, finche la stanchezza prendeva il sopravvento.
In autunno Volpiano si trasformava. Dopo il taglio della saggina e la separazione dai chicchi, la paglia rossa veniva posta lungo i muri delle case per farla seccare. Era bella la campagna in quel periodo! Ruscelli di acqua cristallina scorrevano tra il verde e andavano a dissetare campi e prati. I contadini, in quei tempi, potevano anche dissetarsi nelle fontane d’acqua sorgiva che si trovavano in vauda o in zone ove adesso sorgono capannoni industriali. La vita a Volpiano era un susseguirsi di semina e di raccolto e il profumo del pane appena cotto si confondeva col profumo del fieno. Quella gente, semplice e laboriosa, che non conosceva la parola “vacanza”, ci ha dato la possibilità di raggiungere il benessere di cui, oggi, beneficiamo.            

Piera

Emigranti

domenica 14 Giugno 2009

Giorni fa, mentre portavo a spasso la mia nipotina per le vie di Volpiano, riflettevo sullo sviluppo urbano che ha caratterizzato gli ultimi 40 anni di questo paese. Quando sono arrivata dalla Sicilia, perchè trasferita per lavoro, questa cittadina era popolata da circa 7000 abitanti, mentre oggi ce ne sono quasi 15000; le tante zone rurali di allora, sono state integrate dalla realizzazione di nuovi edifici di civile abitazione, in cui oggi convivono italiani e stranieri. Negli anni ‘70 era difficile potersi inserire in questo territorio in cui i meridionali erano visti come extracomunitari ed accolti peggio di come noi oggi accogliamo quelli che arrivano da altri paesi. La cosa che più mi ha colpita a quel tempo era la difficoltà di trovare una casa in affitto dove i proprietari, sulle case disponibili, affiggevano dei cartelli con la scritta” NON SI AFFITTA AI MERIDIONALI. Sono rimasta sconcertata e preoccupata per il problema che mi si poneva. Dopo qualche giorno le mie preoccupazioni erano svanite in quanto il lavoro statale che svolgevo dava ulteriori garanzie personali superando la reticenza di alcuni sulla mia provenienza. Trovai casa. Dopo tanti anni è vero che si abbelliscono le strade, si cambiano le illuminazioni, si tolgono i semafori per dare spazio alle rotonde, ma purtroppo ci sono ancora delle persone di Volpiano, che non hanno cambiato la mentalità. Guardano con diffidenza i nuovi arrivati e dimenticano che nel primo novecento, tutta l’Italia era un popolo di emigranti. Mi auguro che fra vent’anni i miei nipoti possano convivere serenamente in una società con estrazioni e culture diverse.

Le strade di volpiano

domenica 14 Giugno 2009

Le strade di Volpiano nei primi anni cinquanta erano molto diverse da oggi. Io abitavo in via Pinetti nella cascina di mia nonna. In quei tempi soltanto le strade di comunicazione più importanti erano asfaltate. Via Pinetti, da San Michele in giù, non era asfaltata e un grosso fossato costeggiava la strada. Se ricordo bene non si trattava d’acqua pulita e solo molto più tardi è stato coperto. In fondo a via Olmo c’era un pilone con una pompa, alla quale, attingevano per dissetarsi, i contadini che coltivavano i terreni nella zona vicino all’acquedotto che fornisce, tuttora, acqua a Torino.
La grande svolta a Volpiano cominciò nei primi anni ‘60 con la costruzione dell’autostrada Torino-Aosta. Tale costruzione portò molte novità nella viabilità soprattutto per i contadini. Ora, per raggiungere i loro terreni, dovevano fare molta più strada e passare sui cavalcavia. Questo suscitò non pochi timori. Gli animali sarebbero riusciti con difficoltà a tirare i grossi carichi su e giù per le strade. In quell’occasione spuntarono i laghetti della Lenza, formatisi dagli enormi scavi fatti per prendere il terreno necessario a coprire i fianchi dei cavalcavia. I proprietari di questi terreni ne approfittarono creando zone di pesca e ristoranti tuttora molto frequentati.
A poco a poco arrivò anche una fiorente industria, proprio vicino all’autostrada Torino Aosta: la raffineria, la Comital, la Tae, la Tecmo ed altre ancora. L’occupazione negli anni settanta, a Volpiano, non mancava e molti lavoratori arrivavano dai paesi limitrofi ed anche da Torino. Già negli anni ottanta, però, alcune di queste aziende fallirono ed i posti di lavoro, ancora oggi, sono sempre più in riduzione.

Piera