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Walter Savant Levet . concerto per organo 18 marzo 2011

giovedì 24 Marzo 2011

Venerdì sera 18 marzo abbiamo assistito nella nostra chiesa parrocchiale ad un concerto per organo eseguito dal maestro Walter Savant Levet. Per celebrare i 150 anni dell’Unità di’Italia il maestro ha presentato alcuni brani di musiche risorgimentali quali: “le sanguinose giornate di Milano”, “Allegro brillante”, “Suoni la tromba e intrepido” dai Puritani, “Va pensiero” di Verdi, un omaggio a Bellini, e ancora musiche di Giuseppe Perosi.

E’ stata una serata emoziante, anche per chi non è così avvezzo ad ascoltare questo tipo di musica, perchè la qualità dell’esecuzione aveva dell’increndibile e faceva vibrare i nostri animi unita poi al colore dei suoni magistrali del nostro organo hanno fatto sì che la serata fosse un successo. Erano presenti circa duecento persone. Ad ogni esecuzione il maestro si affacciava alla balaustra i si offriva al suo pubblico, tendendo le mani verso la platea, quasi a coglierne le vibrazioni. Si’ perche’ il nostro artista è cieco dalla nascita, quindi pensate tutte le esecuzioni a memoria, non c’è musica da leggere, quanta energia poi nel preparare e variare i timbri per le esecuzioni e con i piedi muovere le barre giuste, oltre naturalmente alle mani che correvano con maestria sui tasti. Avevamo a disposizione un grande schermo che proiettava l’immagine del maestro, ma io personalmente ho preferito chiudere gli occhi e ascoltare la purezza dei suoni, mi sembrava di concentrarmi di piu’ sull’ascolto, senza distrazioni.

FrancaDSC_8579DSC_8642

AUGURI ITALIA!

domenica 20 Marzo 2011

alba

tramonto

Sul fiume Cernaia
molti fiori sono caduti
per dire al mondo
siamo italiani!.

La nostra terra ha raccolto il sangue
di molti giovani, studenti, professori,
ma anche poveri analfabeti
con nel cuore un unico grande desiderio,
unità!

Ed in ogni regione nasceva un fiore,
una musica, un canto di libertà.
All’alba del 17 marzo con la luce del sole
si alzava forte un grido
Italia! Italia! libera e bella!

Così fragile nelle sue diversità
così amata  così voluta.

Italia!
dal mare che l’accarezza nasce il sole
e la sera colora di rosa
le cime imbiancate dei monti
che la incoronano.

Su di te mia Italia il tocco dell’arte
ha disegnato torri, chiese, palazzi, teatri,
come pizzi e poi ancora dipinti e statue.

Tanti  dialetti una sola lingua.
La musica, il canto accompagnano
la tua storia.

Lacrime e sangue, alto è stato
il prezzo della libertà
Ma siamo ancora insieme.

Scienziati, inventori, scrittori, poeti,
musicisti hanno portato in alto
il nome dell’Italia.

Italia mia
Italia nostra
Italia sempre

VIVA L’ITALIA !!!
Piera

torino

firenze

roma

BUON COMPLEANNO ITALIA

giovedì 17 Marzo 2011

2011

Oggi 17 Marzo 2011 a Volpiano l’aria è ancora intrisa di pioggia;  il cielo è plumbeo,  il tempo è indeciso,  sembra voler partecipare,  sforzandosi di regalarci una giornata senza pioggia.

Di fatto è un cielo Italiano anzi Volpianese quello che ci sovrasta e ci accompagna alla celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia al  Parco della Rimembranza.

Una discreta folla si è radunata in Piazza Madonna delle Grazie: ci sono le Autorità, Le Associazioni tutte, con i loro vessilli;  i Vigili del fuoco, La Protezione Civile, la Croce Bianca , tutti con le loro belle divise e poi ancora i Carabinieri, i  Bersaglieri e gli Alpini.

Certo,  rispetto al numero degli abitanti,  i presenti sono pochi, ma (come dice qualcuno) “sono le minoranze entusiaste a fare la storia”

Il momento è importante: il trombettista inizia con uno squillo di tromba, tutti scattano sull’attenti; la banda musicale intona l’inno di Mameli, la bandiera sale sul pennone.  Il silenzio è interrotto solo dallo scrosciare delle acque del vicino Rio.

Prende la parola un Alpino Volpianese e con tono coinvolgente  e solenne  legge il messaggio del Presidente  dell’Associazione. Sono parole belle, commoventi, calme, parole che ti gonfiano il cuore;  parla dei nostri eroi, dei caduti per la Libertà d’Italia. Tra le altre una citazione di una famosa scrittrice Italiana “E quest’Italia, un’Italia che c’è anche se viene zittita o irrisa o insultata,  guai a chi me la tocca.  Guai a chi me la ruba”.

Guardi le lapidi dei caduti: quanti giovani con cognomi familiari….! Fai il conto alcuni avevano meno di 20 anni, morti per un ideale, morti per la nostra Unità. Sul volto attento dei presenti, specie i meno giovani , noti un luccichio: non è pioggia, sono i sentimenti, le emozioni genuine di chi pur non avendo partecipato direttamente alle ultime guerre, appartiene alla generazione di quanti hanno saputo archiviare il fascismo, le macerie delle guerre;  le generazioni che hanno avuto la forza morale e l’energia per rimettersi in piedi  e con loro il Paese tutto.

E ora anche il sole rompe gli indugi: ha capito la solennità dell’evento,  vuole partecipare e spunta dietro le nuvole se pur timidamente ma è sufficiente per rallegrare gli animi, è un buon viatico e mentre  la banda con le Autorità si allontana la bandiera scrollandosi dalla pioggia sventola sul pennone e sembra voler dire: BUON COMPLEANNO ITALIA.

Daniela Boscarato.

AUGURI A TUTTE LE DONNE!

martedì 8 Marzo 2011
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Importante e centrale è  il ruolo della donna nella societa’, lo è sempre stato, e maggiormente lo sara’ nel prossimo futuro, alla luce di tutte le tensioni presenti oggi nel nostro mondo.

Le vediamo schierate le donne in prima linea nei conflitti nel nord Africa; presenti nelle miniere del nostro paese; impegnate in missioni umanitarie; proiettate sulla luna; segretarie di importanti sindacati; prime donne nella ricerca scientifica; capi di stato; regine da decenni a capo dei loro paesi; piloti aeronautici e comandanti di navi con decine di marinai al loro comando; poetesse; scrittrici; registe, ma anche operaie, impiegate, insegnanti, dottoresse, infermiere, commercianti, professioniste, casalinghe, nonne, mamme, mogli, compagne.

Con volonta’ e determinazione portiamo avanti convinte le nostre idee, non ci fermiamo davanti ad un no e non accettiamo vaghe risposte, siamo solidali con le persone che soffrono o con i piu’ deboli, ci commoviamo davanti ad una scena d’amore di un vecchio film, ma diventiamo leonesse se ci toccano i nostri ragazzi o qualcuno dei nostri cari, amiamo ricordare la nascita dei nostri figli o l’incontro con l’Amore della nostra vita, siamo capaci di incidere sulle coscienze dei nostri ragazzi e di forgiare i loro cuori con sensibilita’ e amore, educandoli al rispetto di se stessi e degli altri.

Vedere donne presenti nel nostro paese,  straniere, combattere con dignita’ per la liberta’ del loro paese dilaniato da dittature da decenni, restituisce orgoglio e forza alla figura femminile , troppe volte mercificata e usata dai media in modo indecente e sconsiderato.  Che dire poi della presenza costante ed operosa delle centinaia di badanti straniere (donne) presenti nel nostro paese, compagne assidue dei nostri cari anziani.

Il mio pensiero va ancora all’Iran, all’Afghanistan e a tutti quei paesi dove la figura della donna e’ considerata meno di niente e faccio questa personale, ma convinta riflessione: i talebani hanno una paura folle delle donne, della loro capacita’ di amare e di formare le coscienze degli uomini di domani. Essi sanno che le donne  sono contrarie,  per nautra alla violenza e alla guerra, non vorrebbero mai la morte dei loro figli, dei loro fratelli, dei loro mariti. Escludendole da un ruolo attivo come educatrici sia in famiglia, che nella societa’, lasciandole nell’ignoranza,i signori della guerra  possono avere  buon gioco nel reclutare i ragazzi nelle loro scuole di odio e di violenza, cosi’ saranno loro ad educare all’odio le generazioni future.

Il riscatto del  ruolo delle donne puo’ partire solo da se stesse, unite, con l’aiuto delle forzestraniere, attraverso la loro  scolarizzazione e la ripresa di coscienza della loro forza e dignita’.

Mi sono allontanata dalla attuale giornata, nella quale volevo fare gli auguri a tutte quante di cuore, ma ora mi rimetto in careggiata……….

AUGURI A TUTTE !!!!!!

Franca.

Vivi la vita
La vita è un’opportunità, coglila
La vita è bellezza ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.

AUGURI BUON ANNO!

sabato 1 Gennaio 2011

CAPODANNO 1

I miei AUGURI DI BUON ANNO

con la poesia di GIANNI RODARI

SPERANZA

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vedere
sai cosa? La speranza.

“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.

E alla povera gente
che non ha da comprare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.

GIANNI RODARI

Piera

  

Buon Anno 2011

venerdì 31 Dicembre 2010
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. E così siamo giunti alla fine di questo 2010, così in fretta da non rendercene conto. E siamo  qui , come ogni anno, in questi giorni a fare bilanci su quello che e’ successo a livello personale e a livello sociale.

Ognuno ha la sua storia ricca di esperienze acquisite, ad arricchimento di quel bagaglio personale che ognuno porta con se’ e che concorrono a formarci e forgiarci nel bene e nel male.

E per tutte queste “avventure” non ci sono limiti di eta’…. C’e’ un po’ di nostalgia nell’anno che se ne va: vuoi perchè avremo un anno in piu’, vuoi perchè mano a mano ci lasciamo dietro ricordi, persone, luoghi

che ricorderemo sempre, ma che non frequenteremo piu’, o persone che non potremo rivedere; vuoi perche’ vedi i figli crescere, formarsi le loro famiglie e ti rendi conto che gli anni passano e le stesse emozioni e sentimenti

che tu hai provato, li rivivi attraverso le loro esperienze oggi.

Ma l’anno nuovo porta con se’ la curiosità del domani, la voglia di vivere che si rinnova, la felicità di incontrare i tuoi cari e persone che non hai mai conosciuto, di condividere esperienze e tradizioni, la speranza che l’economia si riprenda e ci sia lavoro per tutti.

Auguro a tutti Buon Anno, salute e felicità per tutti e che ognuno possa realizzare quello che ha di piu’ caro in cuor suo.

Franca.

Siamo pronti anche noi con il nostro si’ a Gesu’?

martedì 21 Dicembre 2010

Dal 16 dicembre è iniziata la novena di Natale alle 17 per i bambini e alle 18 per gli adulti.

I bambini sono numerosi e contenti di partecipare alla novena con i loro genitori per prepararsi degnamente al Santo Natale.

Don Luca e’ splendido e riesce a coinvolgere piccini e grandi in un atmosfera di calore e di gioia, senza tralasciare di spiegare attraverso la lettura del vangeli le varie tappe dell’Avvento.

Il primo giorno (tramite cellulare) ci siamo messi in collegamento con San Luca che ha spiegato con parole semplici e dirette la lettura del vangelo scritto da Lui sul si’ di Maria all’arcangelo Gabriele e a Dio.

Nel secondo giorno si e’ parlato dell’incontro tra Maria ed Elisabetta sua cugina e delle parole con le quali Elisabetta ha accolto Maria, le parole della preghiera.

Nel terzo giorno si e’ ricordato  il si’ di Giuseppe ad accogliere Maria ,incinta, sua promessa sposa, secondo le indicazioni dell’angelo. E qui il testo l’ha spiegato San Matteo, sempre al cellulare.

Viene poi lasciato spazio ai canti e alle preghiere suggerite dai bambini stessi, così spontanee e sincere. Ogni giorno si apre una porta di una casetta immaginaria con il si’ che ogni personaggio ha detto a Dio.

Anch’io da bambina frequentavo l’oratorio ed ho sempre partecipato alla novena di Natale. I bambini allora  erano tanti, ero a Torino nella parrocchia di Madonna di campagna. Si leggevano i testi da grossi libri pieni di figure e miniature dorate, si  assisteva alla predica fatta da Fra Benigno o Fra Angelo con il profumo di incenso e delle candele che saliva e tutti partecipavamo con entusiasmo all’evento.  Ci  davano delle tesserine di presenza e alla fine dei 9 giorni si premiavano i partecipanti con un sacchetto di caramelle per tutti (se avevi 9 presenze) ed inoltre si tiravano a sorte in teatro (il Cardinal Massaia) un tot di panettoni.  Per tutti gli anni che ho frequentato ho sempre vinto il panettone, mentre mia sorella solo le caramelle, e questo  adombrava la felicità dell’ultimo giorno.  Questo non ha mai scoraggiato mia sorella dal partecipare, perche’ ben sapeva quanto quel riconoscimento materiale fosse marginale rispetto alla partecipazione ad un momento di preparazione al Natale così importante.

La stessa magia di allora,  in veste diversa,  la rivivo oggi con i bambini durante la novena.

Franca.

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PRESEPIO VIVENTE A VOLPIANO

martedì 21 Dicembre 2010

 

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Volpiano domenica sera ha vissuto l’evento del Natale.
I personaggi del presepe erano tutti rappresentati.
I fuochi accesi attenuavano appena il freddo pungente, mentre le zuppe cuocevano nei paioli e nel forno si colorava il pane.
Erano rappresentati gli antichi mestieri. Uomini, donne e bambini si affacendavano a spaccare legna, lavare i panni, cardare la lana, filare e non mancavano fabbri, arrotini, falegnami.
Nelle locande si potevano  gustare bevande calde e stuzzichini.
I pastori curavano le loro pecore, vitelli e polli.
Nella capanna un asinello ed un piccolo bue riscaldavano il bambinello accudito amorevolmente da Maria e Giuseppe.
C’era confusione a Betlemme.
La gente era giunta da ogni parte per il censimento ed i soldati  romani, a cavallo controllavano l’evento.
Mentre l’atmosfera magica del Natale ci trasportava nel tempo, ecco i Re Magi:  venivano da lontano,seguendo la stella, portavano i doni.
Un coro intonava un canto, una preghiera, nel cuore la gioia d’aver vissuto un momento senza tempo di comunione e solidale complicità.

Buon Natale è nato Gesù.

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Piera

Betlemme rivive a Volpiano per una notte

lunedì 20 Dicembre 2010

Ieri sera Volpiano è stata teatro di un bellissimo presepe vivente, che ha coinvolto decine di persone: adulti e bambini di buona volonta’. Sono stati ricostruiti nel centro angoli che hanno accolto diversi

mestieri di allora: fornaio, fabbro, macellaio, tessitrici, lavandaie, falegnami, ciabattini,venditori di frutta e verdura, pastori con tanto di pecore, mucc he, centurioni a cavallo, funzionari dell’impero romano.

La grotta del Bambino Gesu’ e’ stata allestita davanti alla chiesa dove una bellissima Maria stringeva il suo bambinello di pochi giorni (28 per l’esattezza), e anche se il bambinello altri non era che una vispa

e bella Sofia, la rappresentazione e’ stata perfetta. A lato del Comune poi e’ stata posta una barca, con tanto di lago di Tiberiade e tempesta immaginata, rappresentata magistralmente da un telo azzurro.

Un grazie doveroso a tutti quelli che hanno partecipato, sfidando il freddo, anche se non sono mancati alimenti di conforto: pane (appena sfornato)  e salame, cioccolata calda, te, dolci e altri ben di Dio.

Grazie ai sacerdoti, dai quali e’ partita l’iniziativa, all’Amministrazione comunale che ha reso possibile l’evento, a tutti quelli che hanno lavorato per i costumi, per preparare gli stand e che hanno contribuito con la loro presenza a rendere possibile e magica questa bella iniziativa.

E’ stato bello condividere e vivere dal vivo il messaggio di amore, di fratellanza e pace che ogni anno si rinnova con la nascita del Bambino Gesu’.

Franca

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NATALE E’ VICINO

domenica 19 Dicembre 2010

 

capanna

Ci avviciniamo al Natale con    ATMOSFERA NATALIZIA  di

EMILIA TESTU’

I tetti coperti di brina,
un cielo striato di rosso nel freddo pungente
del primo mattino.
Sono i segni dicembrini
che ci ricordano il Natale,
l’evento più atteso dell’anno, la nascita di Gesù.
Per la strada,gli addobbi indorati,
i canti diffusi, i bimbi imbacuccati
al ritorno dalla novena.
Questa è l’atmosfera che precede il Natale,
quello che ci ricorda; la nascita di Gesù.
Natale, segno di festa di famiglia, di
incontri gioiosi,di semplicità, la….
…Vera festa di Natale!
Quella annunciata dagli Angeli:
“Pace agli uomini di Buona Volontà!”
Questo è il vero Natale, quello che,
ci ricorda, la nascita di Gesù.
Vogliamo aspettarti in questa semplicità,
la Notte Santa, festa della Tua Natività.
Questa  non ha niente a che fare con
il consumismo, la vena dei botti, assieme
a tanta volgarità.
Fa o Signore, che trionfi la semplicità
assieme al canto corale degli Angeli.
Alleluia! E’ nato Gesù!

EMILIA TESTU’

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Poesia di Natale

Era un paese  senza tempo e senza confini dove il
vivere agro segnava di piaghe il cuore degli uomini
fino a farli dimentichi d’ogni sorriso e d’ogni pianto.

Ognuno, solo fra sconosciuti, viveva d’una terra grigia
inquinata da nebbie senza malinconia e
da piogge senza canto.

Ma una notte l’inverno portò un vento di neve bianca.
E un odore di lontana  memoria trasse
tutti fuori di casa.
I ruderi antichi della chiesa s’accesero di cento lumi.

Fu un vecchio che gridò: andiamo è Natale!

ENRICO VILLANI

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Con l’augurio che ogni alba sia motivo di gioia
e nella sera non si spenga la luce della speranza.

Buon Natale e Buone Feste a tutti

Piera