Archivio della Categoria 'Considerazioni'

VOLPIANO sta cambiando…..

venerdì 3 Giugno 2011

-Avrete notato  con piacere   come è successo  a me che le numerose aiuole  fiorite e ben curate   sistemate nei vari punti della città danno un senso di bellezza e vivacità  a chi li guarda, perciò un grazie speciale a chi si prende cura di loro.

-Nell’area delle scuole primarie di V.le  C.A. Dalla Chiesa  da qualche giorno  sono stati terminati dei coloratissimi e bellissimi murales  dipinti da insegnanti, alunni e genitori  creando un angolo davvero originale che vale la pena di essere visto.

-Verdissimo e  spazioso anche il parco  di via Trento  (davanti alla Coop e impianti sportivi) dove sono state sistemate tavole e sedili in legno dando la possibilità  di  sostare  o addirittura fare pic nic , infatti  si vedono sempre più persone  che si fermano con piacere in quella zona. 

-Anche nel Cimitero, sono state fatte aiuole (un  po’ meno curate) , sistemato fontanelle in più punti e un bellissimo lavoro di pavimentazione, peccato che dopo tanti mesi non sia stata ancora spazzata la sabbia  di copertura. Sabbia  sicuramente necessaria per  la buona sistemazione delle mattonelle  ma  dopo mesi con neve e piogge tutto si è assestato e adesso  rischia solo di intasare   le fognature  appena sistemate.

Avete notato  angoli o parchi della città  che hanno bisogno di essere curati?  

Domenica  12 giugno in occasione  di “Volpiano Porte Aperte” (tempo permettendo) sarà presente davanti all’entrata principale del Comune un punto informativo a cura dei nonni parco per il progetto ” ADOTTA UN PARCO”  rivolto a tutti quelli che vorranno dedicare qualche ora di volontariato ai parchi di Volpiano. 

MarBi

FATTORIA SFRATTATA

giovedì 7 Aprile 2011

 vitello

Ieri al telegiornale del Piemonte, un annuncio mi ha  a dir poco  stizzita.
Nelle vicinanze  di Lombardore, una famiglia di agricoltori con tutti i loro animali, 60 bovini, anatre, polli, gatto sono sotto sfratto.
Al loro posto dovranno sorgere tante villette.

Appartamenti, case, capannoni industriali da vendere o affittare in zona ce ne sono moltissimi ma, a loro non possono andar bene.

Le camere degli alloggi sono troppo piccole, inadatte per far dormire delle mucche.
I giardini, anche quelli più spaziosi,  non hanno erba sufficente per sfamare 60 capi, non ci sono i pollai per papere e galline.

La famiglia ha fatto appello, attraverso la televisione, poichè le loro ricerche per poter salvare animali e lavoro, sino ad ora sono state infruttuose.

Eppure tutti sappiamo quanto sia importante e prezioso il loro lavoro, indispensabile per il nostro sostentamento.

Quando sediamo davanti ai nostri tavoli imbanditi ricordiamoci che tutto quello che portiamo alla bocca viene da una fattoria.

Lavorare la terra, accudire gli animali è un lavoro faticoso, impegna molte molte ore ogni giorno.

La richiesta di cibo è in continuo aumento.
Nel mondo milioni di persone soffrono la fame.

Noi la nostra coscienza la facciamo tacere  con qualche donazione, qualche spicciolo avanzato dopo tanti acquisti superflui.

Io penso che forse è arrivato il momento di cambiare.

Siamo davvero più felici se guidiamo auto di lusso, possediamo case favolose, indossiamo abiti firmati?

Mi auguro davvero che qualcuno aiuti questa famiglia.

prato

Piera

Ecocentro di Volpiano

mercoledì 23 Febbraio 2011

Storia di un conferimento all’ecocentro di Volpiano:

venerdì 21 gennaio 2011 conferisco al suddetto ecocentro kg. 15 di olio minerale esausto e stracci sporchi di olio e cartucce per stampanti. L’olio è stato conferito in apposito contenitore, mentre gli stracci e le cartucce, dietro indicazioni del dipendente della Seta, sono stati cestinati nei rifiuti indifferenziati.
Sicuro che gli stracci sporchi di olio e le cartucce per stampanti sono rifiuti tossici e non indifferenziati scrivo una mail alla Seta che allego a margine:

Prima Mail

Sono un privato cittadino di Volpiano e gradirei sapere dopo posso smaltire stracci sporchi di olio uso automobilistico e cartucce per stampanti, se posso smaltire i suddetti nei rifiuti indifferenziati oppure conferire all’eco centro di Volpiano come rifiuti tossici nocivi.
In attesa di Vs. gradito riscontro, invio cordiali saluti.

Risposta
Buongiorno,
trattandosi di rifiuti speciali devono essere smaltiti attraverso aziende specializzate. Non possono essere conferiti presso l’ecocentro. Possiamo fornirle alcune indicazioni :
x olio esausto  : SEPI  tel. 0118005075
x toner         : COOP. LA PORTA     tel. 0124651629

Mia nuova e-mail
Oggetto: R: Seta S.p.A.: Richiesta informazioni
Priorità: Alta

Ringrazio vivamente per la Sua cortese sollecitudine nella risposta.
La informo però che il Vs. dipendente che presiede l’ecocentro di Volpiano invita a chiare lettere che i due rifiuti menzionati devono essere gettati nei cassoni contenenti i rifiuti indifferenziati, forse per evitare scocciature personali.
La prego, aggrappandomi alla Sua cortesia, di volersi fare interprete del mio appunto presso l’ufficio competente, oppure comunicandomi la strada per arrivare a codesto ufficio, poiché non è solo il cittadino che ha dei doveri, ma anche le istituzioni ed il loro personale.
RingraziandoLa anticipatamente ed in attesa di risposta, invio cordiali saluti.

Risposta
Buongiorno,
siamo spiacenti per l’inconveniente e abbiamo preso nota di quanto riferitoci.
Sicuramente l’accaduto è da attribuirsi all’inesperienza dell’addetto  che sta sostituendo provvisoriamente il personale titolare della CRD. Scusandoci porgiamo cordiali saluti.

Mia nuova e-mail

Non per essere polemico, ma essere preso in giro come cittadino che cerca di fare, nel limite del possibile, il proprio dovere, non sono d’accordo. L’addetto è da circa tre o quattro anni che lavora nell’eco centro di Volpiano e se la Seta non è in grado di istruire e controllare i propri dipendenti si dimostra proprio un consorzio fatto ad hoc per impiegare e ben retribuire personaggi politici che non sanno neanche dove inizia la raccolta differenziata.
Comunque per adeguarmi alla Seta, continuerò smaltire i miei rifiuti secondo le istruzioni dei dipendenti Seta.

Cordiali saluti.


Gradirei conoscere, un’opinione, sempre che non siano troppo presi dalla campagna elettorale, da un responsabile, possibilmente con potere decisionale, del Comune di Volpiano se il cittadino deve sempre e solo sottostare ai furbetti della politica e non poter esprimere la propria opinione e denunciare abusi senza che  responsabili non consoni ai lori compiti paghino per le loro mancanze.

Se non sbaglio il Comune di Volpiano è socio del Consorzio: di solito il padrone può fare qualche osservazione a chi da lui viene retribuito, oppure chi riesce a farsi assumere da questi carrozzoni politici ha l’impunibilità.

Gradirei una risposta anche per rispetto verso tutti i Volpianesi che considerano la dignità un valore e non un ostacolo alla conclusione di qualche losco affare.

Cordiali saluti.

Cauda Carlo

due portabici e la cacca dei cani (e già che ci sono i buchi nel muro)

mercoledì 19 Gennaio 2011

Sono stata in banca e alla posta e…in nessuno dei due posti (la posta e piazza 25 Aprile)  sono ricomparsi i porta bici, non importa dove esattamente saranno messi ma vorrei proprio rivederli comparire e come me tutti i ciclisti!

Invece mi hanno fatto notare vicino alla scuola elementare uno di quei contenitori per sacchetti per cani (per cacche di cane) che avevo spesso visto e fotografato in giro per il mondo. Un’ottima iniziativa, così i padroni dei cani avranno meno scuse!

Non so se ce ne sono altri in giro, penso di sì, però questo è stato piazzato in un angolo un po’, per non dire molto, nascosto. effettivamente anche io non lo avevo notato, il posto migliore sarebbe all’inizio del viale C. A. Della Chiesa, anche perchè, mi dicono gli esperti è lì che di solito i padroni “lasciano” i cani.

Già che ci sono: nel muro dietro il parco giochi si sono fatti due buchi, uno era stato delimitato da una transenna, sparita, sarebbe certo più sicuro per i bambini rimetterla o meglio far chiudere il buco dal padrone del muro.

LA CANAVE-SANA La nostra metropolitana

sabato 15 Gennaio 2011

Di recente utilizzando la Canavesana per recarmi a Torino, mi sono soffermata sull’importanza che questa ha avuto nella vita di molti Volpianesi, me compresa.

Si diventa pendolari per scelta o perché obbligati già a 14 anni per andare a scuola, poi  per recarsi  al lavoro e così fino alla pensione.

Un mondo di persone, nel prendere la Canavesana , ripete inconsapevolmente gli stessi rituali tutti i giorni: quelli che arrivano trafelati perché in ritardo e arriveranno sempre sul filo di lana; quelli che sul treno sono sempre spaesati e fanno finta di dormire perché non sanno dove posare gli occhi; quelli che dormono davvero e russano sonoramente infischiandosene; quelli allegri sempre; quelli musoni sempre; quelli  senza biglietto che quando arriva il controllore si chiudono nella toilette ma quello li aspetta fuori e li cucca; quelli che si fanno gli affari loro; quelli che si fanno gli affari degli altri.

E così giorno dopo giorno la Canavesana è diventata un’amica fedele, a volte un pò pigra, che ci ha accompagnati dalla giovinezza alla vecchiaia, ci ha visti crescere, ha sentito e condiviso i nostri stati d’animo attraverso le stagioni della vita.  Non ci crederete ma quello che rende più interessante la nostra amica Canavesana è che potrebbe diventare  la “pietra miliare” del cambiamento. Sembra un’esagerazione?  Non proprio!   Ecco quello che mi ha raccontato un volpianese :

Verso la fine degli anni ’80, con altri managers, mi sono recato in Giappone per studiare sul posto quale fosse la strategia usata dai Giapponesi che li stava facendo diventare primi nel mondo sbaragliando la concorrenza mondiale. Per spostarci da una città all’altra e visitare i diversi stabilimenti, utilizzavamo quasi sempre il treno. Ricordo che un giorno guardai istintivamente l’orologio per verificare la partenza del treno e un mio collega mi disse: Non è il treno in ritardo è il tuo orologio che non funziona: – Aveva ragione – funzionava tutto a meraviglia: i rifornimenti erano sequenziali, i magazzini non esistevano: la precisione era la caratteristica principale. “

Oggi utilizzando la  Canavesana  ho avuto una piacevole sorpresa: anch’io a Volpiano quando salgo su quel treno posso sincronizzare l’orologio: i vagoni sono puliti e le persone prevalentemente ordinate e non rumorose. Può essere un buon viatico verso quella che è la competitività globale, non più ritardi, non più perdite di tempo e quindi di denaro. Complimenti a GTT e ai ragazzi educati”

Daniela Boscarato

please install flash

Buon Anno 2011

venerdì 31 Dicembre 2010
please install flash

. E così siamo giunti alla fine di questo 2010, così in fretta da non rendercene conto. E siamo  qui , come ogni anno, in questi giorni a fare bilanci su quello che e’ successo a livello personale e a livello sociale.

Ognuno ha la sua storia ricca di esperienze acquisite, ad arricchimento di quel bagaglio personale che ognuno porta con se’ e che concorrono a formarci e forgiarci nel bene e nel male.

E per tutte queste “avventure” non ci sono limiti di eta’…. C’e’ un po’ di nostalgia nell’anno che se ne va: vuoi perchè avremo un anno in piu’, vuoi perchè mano a mano ci lasciamo dietro ricordi, persone, luoghi

che ricorderemo sempre, ma che non frequenteremo piu’, o persone che non potremo rivedere; vuoi perche’ vedi i figli crescere, formarsi le loro famiglie e ti rendi conto che gli anni passano e le stesse emozioni e sentimenti

che tu hai provato, li rivivi attraverso le loro esperienze oggi.

Ma l’anno nuovo porta con se’ la curiosità del domani, la voglia di vivere che si rinnova, la felicità di incontrare i tuoi cari e persone che non hai mai conosciuto, di condividere esperienze e tradizioni, la speranza che l’economia si riprenda e ci sia lavoro per tutti.

Auguro a tutti Buon Anno, salute e felicità per tutti e che ognuno possa realizzare quello che ha di piu’ caro in cuor suo.

Franca.

Il Natale visto da Madre Teresa.

martedì 21 Dicembre 2010

Se qualcuno ancora non se ne fosse accorto siamo in pieno clima Natalizio!!…

e tra musichette d’ogni genere, addobbi, tempeste mediatiche pubblicitarie che ci perseguitano già da un mese,si rischia di banalizzare un evento così importante.

C’è una poesia della GRANDE Madre Teresa di Calcutta, la matita di Dio, che dà al Natale un’interpretazione molto profonda e toccante. La riporto di seguito e la dedico agli amici “Volpacchiotti”

E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.

E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro.

E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società.

E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.

E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.

E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarLo agli altri.

madreteresa



Ricordando Silvio Amateis

lunedì 29 Novembre 2010

Se dopo quasi cinquanta anni mi sono “riconciliata” con il disegno lo devo unicamente a Silvio Amateis,  maestro ed amico.

In terza media mi avevano rimandata in matematica e disegno.  A distanza di tempo ricordo ancora il commento dell’insegnante quando vide l’ennesimo vaso sproporzionato. Avevo già capito dal suo sguardo cosa stava pensando in quel momento: ero irrecuperabile.

Quando raggiunsi il traguardo della pensione, con un gesto inconsulto dettato da un moto di incoscienza, mi iscrissi all’Hobby Art. Alla prima lezione Silvio mi disse di disegnare una casetta  e due nuvolette. Terminato il mio primo “capolavoro” si avvicinò,  prese la gomma e cancellò le nuvole; aveva ragione perchè erano piatte e identiche a quelle che disegnano i bambini all’asilo. In realtà mi insegnò il primo trucco della mia nuova “carriera” di futura pittrice. Per gonfiarle non si deve usare la matita, bensì la gomma, sfumandole.

Fu così che, lezione dopo lezione cercando ogni volta di dare  un  po’ di “gheddu” a quello che stavo facendo: imparai finalmente a disegnare! Grazie Silvio.

Marina Borge

VAUDA: polmone verde o brughiera?

giovedì 11 Novembre 2010

Prendendo spunto da alcuni precedenti articoli inerenti la Vauda e dintorni, vorrei aggiungere alcune considerazioni.

Già nel passato contadino di Volpiano, avere terreni in Vauda era un problema: non erano irrigui ed il raccolto cresceva a stento. In compenso crescevano grandi piante , specie il rovere ed il carpino. Ora, complici  la siccità, le malattie ed anche le motoseghe, le grandi piante hanno lasciato spazio ai rovi e alle rubinie. I sentieri un tempo ombrosi sono diventati piste da trial e ricettacolo di immondizie. Evidentemente i proprietari di questi terreni cercheranno in tutti i modi di vendere realizzando guadagni un tempo impensabili. Già negli anni ’60 questo è avvenuto con terreni molto più fertili sui quali è nata la principale attrazione di Volpiano: LA BP. (Si vede anche dallo spazio).

E poi…la cosidetta generazione dei sessantottini, dopo aver abbondantemente banchettato alla torta del benessere , lasciando briciole tutt’intorno al tavolo (immondizie), dovrebbe lasciar spazio alle nuove generazioni.  Anche loro hanno diritto di intingere il dito nella torta. Già avranno l’ingrato compito di pulire il tavolo dalle briciole e pagare il conto, visto che ancora il conto non è stato pagato!

L’augurio che mi sento di esprimere ai giovani, imprenditori e politici è che possedendo loro una nuova cultura e formidabili strumenti tecnologici, siano più sensibili e rispettosi per l’ambiente.

Basta aprire il giornale o accendere la televisione e constatare i reali danni creati dalla cementificazione selvaggia da nord a sud del “Bel Paese”

“Noi speriamo che non piova…”

Daniela Boscarato


UNO SGUARDO AL FUTURO

mercoledì 10 Novembre 2010

Proprio oggi il presidente della provincia Saitta ha espresso la sua preoccupazione per la rapida diminuzione dei terreni coltivabili.

Saitta ha invitato i politici ad essere più lungimiranti ed a  fare  anche scelte impopolari  per salvaguardare il territorio.

(“La scienza medica ha fatto molti passi avanti ma….. non ha ancora trovato la formula che ci permetta di nutrirci con metallo e mattoni.

Peccato risolveremmo tanti problemi! ” )

Piera