Archivio della Categoria 'Considerazioni'

mi dicono che…

lunedì 19 Luglio 2010

il cimitero di Volpiano è ultimamente piuttosto “trascurato”.

Erbacce, sabbia sparsa dove non dovrebbe, gabinetti “infrequentabili”…

Si può fare qualcosa? Spero proprio di sì.

pensieri da ciclista

mercoledì 30 Giugno 2010

da ciclista apprezzo molto i portabiciclette e il fatto che ne siano stati messi di nuovi negli ultimi anni (quando rimetteranno un portabici alla posta? è stato tolto quello vecchio tutto storto ma…quello nuovo??)

Però…siete anche voi del mio parere, cioè che chi li fabbrica non sia un ciclista?

apparentemente ci sono 4 o più posti, in realtà, visto che le biciclette hanno un manubrio ce ne stanno 2 massimo 3 visto che i manubri si “toccano”!

qualcuno è fatto in modo più “intelligente, le bici andrebbero messe sia da una parte che dall’altra (come in quello el cortile del comune o quelli bassi in piazza) ma…sono piazzati in modo tale che si possono usufruire solo da un lato!

non c’è dubbio, noi poveri ciclisti siamo incompresi!!

Anche in Corte Umberto ne avevano messo uno, che io usavo, ma…adesso ci hanno piazzato davanti due poltrone e addio portabici!!

PS dai bloggers vecchi e nuovi, scriveteci qualcosa!(non sulle bici, parlo in generale!

MEA CULPA?

lunedì 7 Giugno 2010

L’altro giorno stavo facendo una delle mie solite passeggiate in compagnia di amici. Si camminava tranquilli chiacchierando, lungo una stradina asfaltata che si inerpica su per i colli, attraversa un paesino per poi infilarsi nel verde e raggiungere il paesino successivo. Dietro i cancelli chiusi delle case i cani avvertono il nostro arrivo ed abbaiano segnalando la presenza di estranei che si avvicinano. A volte succede invece che qualche cane silenzioso, quasi in agguato, aspetta il passante e lo sorprende abbaiando furiosamente e facendolo sobbalzare. Per fortuna sta dietro le sbarre di una robusta recinzione e tutto si risolve con un tuffo al cuore per l’inaspettato fragore.
Ma durante la nostra passeggiata, forse per disattenzione, spero non per abitudine, un cancello è rimasto aperto ed ecco che tre grossi cani ci sono venuti incontro abbaiando furiosi. Io rispetto gli animali ma mi tengo prudentemente alla larga e quando me li trovo davanti mi sento in pericolo. Non riesco proprio a proseguire serenamente.
Il padrone si affaccia ed invece di richiamarli mi dice con fare rassicurante che i cani sono buoni e che vogliono solo giocare. So che in questi casi non bisogna scomporsi e rimango immobile mentre i tre “cucciolotti” mi circondano irrequieti. Io sto li a subire questa umiliante ispezione: mi annusano, sento il loro fiato sulle mie gambe e spero nella loro approvazione augurandomi che i loro denti stiano ben serrati nelle potenti mascelle. E’ un attimo di terrore che cerco di nascondere dietro una falsa disinvoltura.

Poi tutto si risolve e quelli se ne vanno. Ma io mi chiedo perchè devo subire questa violenza. Non ci sono delle leggi che impongono guinzaglio e museruola per i cani che circolano nella pubblica via?
Al mio timido “ li tenga fermi per favore” rivolto al padrone dei cani, mi arriva di rimando un sorriso di compassione e la rabbia esplode dentro di me quando il tipo aggiunge il solito consiglio:”Lei non deve aver paura perchè i cani sentono se uno ha paura”

E allora? Se sentono che ho paura sono forse autorizzati, per questa mia colpa,  a sbranarmi?

FORSE LA LEGGE CHE IMPONE LE MUSERUOLE  NON ERA RIVOLTA AI CANI MA  AI LORO PADRONI.

ladri di biciclette

venerdì 4 Giugno 2010
Avevo, dico avevo, perché ora non ce l’ho più, una bicicletta di 30 anni fa, una di quelle con le ruote piccole, pieghevole… una “Graziella”. Un po’ male in arnese ma ancora funzionante: era il mio mezzo di locomozione preferito. Dopo un lungo inverno poter uscire in bicicletta è come gridare che siamo finalmente in primavera.
Infatti molte signore, casalinghe e non, di tutte le età ne posseggono una un po’ datata e non la usano quasi mai per andare a spasso ma per fare le commissioni, cioè vanno dal panettiere, poi una corsa dal macellaio, in merceria, a trovare un anziano alla casa di riposo, in banca e così via. Salgono e scendono dalla bicicletta ed hanno sempre il problema di assicurarla con un catenaccio a qualche palo che molto spesso non c’è nei dintorni e a volte sono costrette ad entrare in un negozio con la speranza di non trovare qualche brutta sorpresa all’uscita.
Quando ho scoperto che la mia diletta bici non c’era più mi sono sentita amareggiata e come tradita. Parlando con alcune persone di questo fatto ho scoperto che nello stesso periodo molte altre biciclette avevano cambiato “residenza”. Pare che ci sia stata una specie di razzia di vecchie biciclette, raccattate qua e la, sotto casa, nei cortili delle scuole dove si va a fare ginnastica oppure fuori dalla chiesa o all’esterno di qualche ufficio pubblico.
Per senso civico ho fatto denuncia alle autorità preposte senza tuttavia alcuna speranza che questo gesto potesse farmela ritrovare e mi sono rassegnata come ci si rassegna nell’accettare la pioggia improvvisa che ti bagna la biancheria quasi asciutta che avevi steso al sole. So bene che chi si occupa di vigilanza ha cose molto più importanti da tenere sotto controllo.
Va beh… non è una tragedia. Ricomprerò un’altra bici e un catenaccio due volte più robusto. Però può darsi che la segnalazione di questo disagio possa interessare a qualcuno il quale potrebbe confortarci con qualche rassicurazione?

Avevo, dico avevo, perché ora non ce l’ho più, una bicicletta di 30 anni fa, una di quelle con le ruote piccole, pieghevole… una “Graziella”. Un po’ male in arnese ma ancora funzionante: era il mio mezzo di locomozione preferito. Dopo un lungo inverno poter uscire in bicicletta è come gridare che siamo finalmente in primavera.

Infatti molte signore, casalinghe e non, di tutte le età ne posseggono una un po’ datata e non la usano quasi mai per andare a spasso ma per fare le commissioni, cioè vanno dal panettiere, poi una corsa dal macellaio, in merceria, a trovare un anziano alla casa di riposo, in banca e così via. Salgono e scendono dalla bicicletta ed hanno sempre il problema di assicurarla con un catenaccio a qualche palo che molto spesso non c’è nei dintorni e a volte sono costrette ad entrare in un negozio con la speranza di non trovare qualche brutta sorpresa all’uscita.

Quando ho scoperto che la mia diletta bici non c’era più mi sono sentita amareggiata e come tradita. Parlando con alcune persone di questo fatto ho scoperto che nello stesso periodo molte altre biciclette avevano cambiato “residenza”. Pare che ci sia stata una specie di razzia di vecchie biciclette, raccattate qua e la, sotto casa, nei cortili delle scuole dove si va a fare ginnastica oppure fuori dalla chiesa o all’esterno di qualche ufficio pubblico.

Per senso civico ho fatto denuncia alle autorità preposte senza tuttavia alcuna speranza che questo gesto potesse farmela ritrovare e mi sono rassegnata come ci si rassegna nell’accettare la pioggia improvvisa che ti bagna la biancheria quasi asciutta che avevi steso al sole. So bene che chi si occupa di vigilanza ha cose molto più importanti da tenere sotto controllo.

Va beh… non è una tragedia. Ricomprerò un’altra bici e un catenaccio due volte più robusto.
Però può darsi che la segnalazione di questo disagio possa interessare a qualcuno il quale potrebbe confortarci con qualche rassicurazione?

Salvaguardia del patrimonio nei piccoli centri

lunedì 31 Maggio 2010

Ieri ho partecipato ad una passeggiata nel quadrilatero romano alla scoperta di Torino romana e medioevale.

casa medievale

E’ stato estramente interessante anche per l’enorme quantità di cose viste per la prima volta anche se da quelle vie ci sono transitata per circa sessantanni. Purtroppo molte di questi edifici per incuria o noncuranza sono stati modificati o addiritura demoliti.  Il pericolo di ristrutturazioni selvagge su edifici risalenti ad epoche antichi sono presenti anche nei nostri Paesi di San Benigno e di Volpiano che sono ricchi di vestigia del passato.

Mi domando, a parte i monumenti importanti sui quali comunque c’è sempre una Sovrintendenza a vigilare, non è possibile porre dei vincoli alle ristrutturazioni fatte da privati su case od altro??

Daniela Silvestri