Archivio della Categoria 'Considerazioni'

La parte dell’operaio – Dal bollettino parrocchiale del 1951

giovedì 17 Dicembre 2015

famiglia

Questo breve racconto mi sembrava adatto al clima natalizio che stiamo vivendo perche ci ricorda quanto sono preziose le cose semplici, i valori veri, quali famiglia, accoglienza, carità, condivisione, interesse verso gli altri, onestà, cominciando dalle persone che più ci sono vicine. Manteniamo viva l’attenzione verso i nostri ragazzi, raccontiamo e facciamoci raccontare le nostre e le  loro giornate, passiamo del tempo insieme a loro, doniamo loro tempo, ascolto e affetto. E’ bello informarci sulle attività che hanno svolto durante la giornata, conoscere  le difficoltà che hanno vissuto, le emozioni che hanno provato, gli amici che hanno incontrato. Così saremmo parte attiva della loro vita. E’ un esercizio, l’ascolto e il dialogo che richiedono costanza, allenamento,  si coltivano nel tempo, giorno dopo giorno, anno dopo anno.  Solo così manterremo viva la comunicazione e saremmo pronti ad accogliere le loro confidenze. Vi rammento un appuntamento importante segnalato da Don Claudio, l’invito, al suono delle campane alle nove di sera, a recitare una preghiera tutti insieme in famiglia, tenendoci per mano.

 
Un uomo fu pagato del lavoro di un giorno con un sacchetto di pomi. – Piaceranno ai miei bambini – disse. Ed era contento della mercede ricevuta. Prese il pacco e si mise in cammino. Ad un’ombra si fermò. Aveva sete e non c’era fontana. Slegò il sacco e prese un pomo. Stava per morderlo, poi disse a sé stesso: – I miei bambini ne avrebbero uno di meno. Rimise il pomo nel sacco e tirò diritto. Non sentiva più sete. A casa i bambini lo aspettavano ed egli si mise a spartire i pomi in parte uguali. A cose fatte, uno era rimasto in fondo al sacco che non toccava a nessuno. – Questo – disse – é per il ragazzo del vicino. L’ho portato proprio per lui. – E tu babbo, non mangi? – Ne ho mangiati tanti sull’albero. Quanto sono più buoni i frutti appena raccolti! – Oh – disse il più piccino – senti il mio se ha lo stesso sapore di quelli che hai mangiato. – Senti anche il mio, – disse il più grande. – Anche il mio, anche il mio – dissero gli altri. – E a piccoli morsi, dalla mano dei figli, l’uomo ebbe la sua parte.

 

Franca

 

 

MONET – l’impressionista per eccellenza

sabato 14 Novembre 2015

Martedì scorso  10 novembre   una quarantina di iscritti Unitre si sono  recati alla GAM a visitare la mostra di MONET,

accompagnate dalle nostre  meravigliose guide:  GIUSI  E  BARBARA  che con grande professionalità e  competenza   hanno descritto  i meravigliosi quadri con curiosi  aneddoti e inedite  storie.20151110_152945 (3)20151110_153212 (1) Monet  BELLISSIMO POMERIGGIO !!!!

L’Unitre al Borgo Rumero

lunedì 9 Novembre 2015

12207791_933923623341602_551271990_n (1)Come da diversi anni a questa parte il gruppo di  ballo dell’Unitre è ospitato nei padiglioni della festa della “Bagna Cauda” a Borgo Rumero;   manifestazione che riscuote sempre un meritato e grandioso successo.

GRAZIE AL PRESIDENTE E ORGANIZZATORI  che sempre ci invitano dandoci la possibilità di   condividere con altri   il nostro entusiasmo e la nostra allegria.

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Il museo dell’empatia

sabato 7 Novembre 2015

empatia

A Londra di recente é stata inaugurato un museo sull’empatia, da un’idea di un eminente filosofo Roman Krzanaric. Che cos’é l’empatia? E’ la capacità di mettersi in contatto, di ascoltare altre persone, di prestare attenzione alle loro storie, di mettersi nei loro panni, di condividere le loro esperienze. La mostra si intitola letteralmente ” A mile in my shoes” – “un miglio nelle mie scarpe”, realizzata coinvolgendo gli abitanti di un quartiere di Londra Wandsworth, raccogliendo e registrando le loro storie. I visitatori possono scegliere tra le scarpe esposte: eleganti décolletè con tacchi a spillo, comode calzature da passeggio, sneakers colorate, scarpe da ginnastica variopinte, accattivanti stivaletti, scarpe da lavoro, calde pantofole. Queste calzature diventano silenziose testimoni delle vite dei loro proprietari, del loro coraggio, delle loro speranze, delle loro paure. Potremo imbatterci in storie di studenti, professionisti, uomini di successo, barboni, eleganti signore, ragazzi in crescita, militari, casalinghe, giovani, anziani…. Il concetto é semplice é un invito a mettersi nei panni degli altri, camminare con le loro scarpe, conoscere le loro storie, prima di giudicare, di prendere posizioni, di mettere al bando. Così concentrati su noi stessi come viviamo oggi, dove sono importanti solo le nostre idee e il nostro modo di pensare, c’é veramente poco spazio per l’ascolto dell’altro e per il dialogo, quando qualcuno la pensa in modo diverso da noi, lo escludiamo dalle nostre vite. Il messaggio che si vuole lanciare é: ” Ascolta attraverso le cuffie la mia storia, potrai conoscere le mie esperienze, i miei trascorsi, i miei sentimenti, che stanno alla base dei miei comportamenti e del mio modo di essere. Potrai così comprendere il mio punto di vista, le mie idee, i miei progetti, che possono essere diversi dai tuoi, ma non per questo tali diversità devono generare ostilità e diffidenza: sentimenti che possono portare solo a odio e pregiudizi. L’empatia ci fa vedere il mondo con gli occhi di un’altra persona. Speriamo che si riesca a realizzare anche qui in Italia…..

Franca

BRIC E VALUN – passeggiata -gara di Volpiano

lunedì 28 Settembre 2015

Camminata storica  di inizio  autunno per Volpiano   LA BRIC E VALUN.  Come tutti gli anni molte presenze di famiglie, gruppi e solitari

che  con 6 km  o 12 km  attraverso la nostra Vauda   condividono   silenzio,  chiacchiere, fatica e   bellezza del paesaggio.

Anche il gruppo di cammino Unitre , è  sempre  presente  dimostrando vivacità ed entusiasmo.  BRAVISSIMI !!!12019869_912793545457355_4710448323898628231_n bric

Cappella San Grato – Volpiano

martedì 22 Settembre 2015

CAPPELLA SAN GRATO 2015 – VOLPIANO

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Non tutti sanno che Mattia sostituì Giuda Iscariota, dopo la morte di Gesù, diventando così il tredicesimo apostolo. Non venne nominato per doti o meriti particolari, la sua scelta fu ristretta, dall’allora comunità cristiana a due nominativi: Giuseppe detto Barsabba e Mattia.
Dopo l’Ascensione al cielo di Gesù risorto, la prima comunità cristiana formata da circa centoventi persone si pose il problema, sollevato da Pietro durante una riunione, di individuare, come suggerivano le scritture un tredicesimo apostolo. I requisiti richiesti erano quelli di aver vissuto con Gesù e i discepoli, sin dal suo Battesimo, sulle rive del Giordano, essere parte della comunità, aver condiviso tutte le tappe della vita di Gesù fino alla sua morte e resurrezione.
Conosciamo dagli Atti degli Apostoli (1, 21) la preghiera rivolta a Dio per guidare la scelta del nuovo apostolo tra i due nominativi prescelti:
«Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto per prendere il posto in questo ministero e apostolato, che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto che gli spettava». Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.”
E la sorte indicò Mattia. Fu Dio a volerlo.
Poi la Bibbia non ci racconta più nulla di Lui, anche le vecchie tradizioni popolari, che tanto hanno narrato su altri apostoli, tacciono. Mattia, il cui nome in ebraico significa “dono di Dio” é stato con Gesù dalla prima ora, non per chiamata come Pietro e altri, ma per scelta personale, secondo il disegno di Dio, per essere testimone della vita di Gesù nel mondo. Sarà testimone perché c’era: ha assistito a tutti gli avvenimenti importanti della vita di Gesù, ha vissuto con Lui, l’ha seguito fino alla morte e resurrezione. Dopo la Pentecoste inizia a predicare , secondo Niceforo, dalla Giudea si spinge in Etiopia e lì sarebbe morto crocifisso; altri dicono che abbia diffuso il Vangelo tra i barbari in Etiopia fino alla foce del fiume Isso, per poi morire a Sebastopoli dove sarebbe stato sepolto vicino al Tempio del Sole. Per altri ancora é morto lapidato a Gerusalemme dagli ebrei e quindi decapitato. Non esiste una documentazione storica certa, ma molti concordano nel dirlo martire. La tradizione ce lo tramanda come un uomo anziano che regge un’ascia, simbolo del martirio. Le sue reliquie si troverebbero a Roma, in Santa Maria Maggiore portate da Santa Elena, madre di Costantino. Ma anche qui ci sono dei pareri discordi che affermano che le reliquie apparterebbero a San Mattia martire, vescovo di Gerusalemme, intorno all’anno 120 d.C.
Vi ho parlato di Mattia perché ho ritrovato la sua immagine nella schiera degli apostoli dipinti nella cappella di San Grato a Volpiano, nel nostro paese. Sul fondo della cappella é affrescata la scena dell’Assunzione al cielo della Vergine Maria, che regge il figlioletto, sulla destra e sulla sinistra sono dipinti gli apostoli, accompagnati dalla loro simbologia: il bue, l’aquila, il leone… e sulla sinistra c’é anche Mattia che regge sulle spalle un’ascia. Chissà se fu la committenza, non identificata, che volle questa raffigurazione o fu una giusta interpretazione del pittore, tenuto conto che si tratta dell’Assunzione al cielo di Maria, post mortem di Gesù e che quindi Giuda non c’era più, ma Mattia era presente, discreto e fedele testimone.
Sulla destra entrando, quasi ai piedi della Madonna c’é l’immagine di San Grato, al quale la Cappella é dedicata, vestito da vescovo, accanto al pozzo, dove secondo la tradizione avrebbe ritrovato la testa di San Giovanni Battista, che regge su un braccio.
Le notizie storiche fondate, dicono che s. Grato era un sacerdote che collaborava con Eustasio, primo vescovo di Aosta, da taluni ritenuto santo; ambedue erano di origine greca come fa intendere il nome del vescovo, probabilmente il più anziano dei due Eustasio, chiamò presso di sé il più giovane Grato.
Si ritiene che ambedue abbiano ricevuto successivamente, educazione e formazione ecclesiastica, nel celebre cenobio fondato da s. Eusebio da Vercelli († 371), il grande vescovo che al ritorno dall’esilio in Oriente, impostagli dall’imperatore Costanzo, volle trapiantare nella sua diocesi il monachesimo.
In un anno imprecisato, ma certamente dopo il 451, anno in cui Grato partecipò al Concilio di Milano, in vece di Eustasio, a seguito della morte di quest’ultimo, Grato gli successe alla guida della giovane diocesi valdostana di Aosta, divenendone il secondo vescovo. Non si conosce l’anno della sua morte, ma il giorno della sua sepoltura il sette settembre, giorno in cui viene celebrata la sua festa.
Domenica ho assistito alla messa, celebrata da Don Claudio e Don Valerio, presso la tensostruttura adiacente alla chiesetta di San Grato e ho avuto modo di ammirare la Cappella. Grazie pertanto a tutti coloro che con impegno e sacrifici si occupano della stessa, mantenendola linda e accogliente e permettendo così a tutti noi di visitarla e assistere alle funzioni in occasione della festa sempre attesa e sentita.

Franca 1 settembre 2015

Tempo di vacanze

giovedì 13 Agosto 2015

vacanze romane

Tempo di vacanze per tutti: chi é già partito, chi deve ancora partire, chi é ritornato, chi é rimasto in città; chi prima, chi dopo, le ferie sono sacrosante. Lontano verso mete esotiche, ai mari o ai monti, alla scoperta delle bellezze del nostro Paese, oppure distanti da casa, é tempo comunque di staccare la spina con la solita routine quotidiana: casa – lavoro, lavoro – casa…..Rompiamo gli schemi e dedichiamoci finalmente a ciò che ci appassiona veramente, lontano dalla tecnologia che ci sovrasta, immergiamoci in noi stessi e nella natura che ci circonda, alla ricerca di quella pace e serenità che sogniamo tutto l’anno. Orologio e cellulare in fondo allo zaino, o lasciati volutamente in albergo, respiriamo a pieni polmoni quel senso di libertà che si prova solo in vacanza. Fotografiamo mentalmente tutto ciò che ci colpisce e che ci regala emozioni: luoghi, persone, animali. Lasciamoci penetrare dal profumo dei luoghi che visitiamo o che ci ritroviamo a frequentare in queste splendide giornate d’estate. L’inverno arriva presto e le immagini, le sensazioni provate, i profumi respirati, il vento, il sole, il mare sulla pelle, la vista di cime innevate e pascoli verdeggianti coperti di fiori, il fragore delle cascate e il fruscio della brezza tra gli alberi ci aiuiteranno a superare le lunghe e fredde giornate invernali. Ritroviamo il piacere di soffermarci a parlare con le persone che incontriamo per caso sulla spiaggia o lungo un sentiero sui monti, dietro ognuno di loro c’è una storia di vita. Facciamo pace con noi stessi, liberandoci delle tensioni che abbiamo accumulato tutto l’anno: con la mente sgombra riusciremo a fare chiarezza nella nostra mente e nel nostro cuore. Almeno questo é il mio augurio per Voi tutti affinché possiate trascorrere un’estate serena e rigenerante. Non dimenticate di portare qualche buon libro in vacanza con Voi, Vi aiuterà a trascorrere momenti indimenticabili.
Buona estate a tutti.

Franca – agosto 2015

Questa mattina di un agosto rovente….

venerdì 7 Agosto 2015

ho  visto con piacere che nel piccolo parco di viale Carlo Alberto dalla  Chiesa (mio sorvegliato speciale)  c’era un certo fermento.

Il Sindaco con un Assessore   e  altri operai, stavano provvedendo  con una idonea attrezzatura a tagliare l’erba ( cosa che da mesi non veniva fatta)  e a raccogliere  foglie e rami secchi per dare una parvenza più decorosa a questo piccolo spazio, che viene sfruttato non solo nel periodo scolastico ma tutto l’anno per la sua posizione centrale.

Speriamo che   i ragazzi o chi frequenta solitamente la sera questo parco contribuiscano  a tenere pulito anche solo mettendo bottiglie e i rifiuti negli appositi cestini.

LA SOSTA” DEL GRUPPO DI CAMMINO”

venerdì 12 Giugno 2015

BRAVE!!!  Siete un bel gruppo  e dopo passo……  su passo ……… è giusto anche il piacere della tavola !!!11407114_855405157862861_6426293167008178948_n(2)

UNITRE – IL GRUPPO CHE CAMMINA ….

martedì 14 Aprile 2015

UN ABBRACCIO E TANTI COMPLIMENTI !!
Gruppo cammino 2015