Archivio di Gennaio 2011

ricominciamooooo???

mercoledì 12 Gennaio 2011

ciao a tutti

eccovi la mia proposta: ricominciare il gioco dell’anno scorso, alla scoperta di Volpiano

io vi propongo ogni settimana, per 2 o 3 mesi, qualche foto di “particolari” volpianesi e voi cercate di riconoscere dove sono

vi va l’idea? se vi va cominciamo settimana ventura

Pasticceria Maria Sosso e Giuditta – anni 30

martedì 11 Gennaio 2011

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Proseguiamo con la saga dei personaggi d’altri tempi: vi presento Maria Sosso e la sua socia, in affari: Giuditta! Le nostre imprenditrici provenivano da Settimo e gestivano un negozio di pasticceria, drogheria negli anni 30 in Volpiano. Il locale, in affitto, prima si trovava nei pressi dell’attuale pasticceria “Papillon”, poi le Sosso (chiamamole cosi’, anche se non so il cognome di Giuditta, si spostarono al Castello).  Il negozio era fornitissimo: farina,pasta,riso,caffe’,biscotti, pasticcini,  dolci, pane, caramelle, pastiglie, ogni ben di Dio. Mia mamma si recava a comprare lo zucchero con il sacchetto di stoffa  che ne poteva contenere 2 chili, e poi pasta, riso, c’era di tutto, salvo frutta e verdura.

C’erano dei  piccoli sacchetti che contenevano 6 pastiglie colorate e una caramella, per la gioia dei bimbi, che mia madre ben ricorda. La pasticceria era di alta qualità, sempre freschissima. I genitori di Maria facevano i panettieri a Settimo e la figlia e Giuditta, la sua amica, avevano imparato da loro. Vivevano nella casa annessa all’attività ed erano molto conosciute. Le scuole  elementari si trovavano poco prima e tutti i bambini prima di andare a scuola passavano per la merendina ancora negli anni 50.

Maria era una bella signorina, elegante, con vestiti di buona fattura, i capelli raccolti e i modi signorili, sempre con grembiulini in pizzo. Si occupava principalmente della clientela  con  gentilezza

e  cortesia.  Mia mamma ricorda che quando entrava nel negozio, si immergeva in un’atmosfera magica: profumi e colori facevano da contorno alle prelibatezze proposte. Maria accoglieva quella bambina di allora con un cortese saluto: ” Cosa tn cunte d’ bel Giuseppina, ‘ncheui?” (sicuramente ho fatto errori, perche’ non so scrivere il piemontese, ma la frase andava detta cosi’.)

Giuditta invece, anch’essa signorina, era un personaggio robusto, forte, con  lineamenti rudi, si occupava principalmente del forno e data la forza spostava sacchi di farina, caffe’…faceva i lavori piu’ duri.

Pero’ l’intesa era perfetta tra le due titolari e il servizio alla clientela era perfetto. Gestirono la loro attivita’ per tanti anni, finche’ si ritirarono a Settimo per la vecchiaia, dopo aver ceduto l’attivita’.

Se chiudete gli occhi potrete entrare con me in quella pasticceria anni 30 : al suono del campanello all’ingresso, mentre state guardando  le paste di meliga, i torcetti appena sfornati sul bancone, tra il profumo delle nocciole

e del caffe’, in un pomeriggio d’autunno, Vi sentirete dire ancora: “Cosa tn cunte dl bel ….Franca, Margherita, Anna?”  Che bei ricordi!!!!

Franca.

MANIFESTAZIONI GENNAIO 2011

sabato 8 Gennaio 2011

Un caro saluto a tutti e ancora mille auguri per questo anno appena iniziato,

riprendiamo in ritardo con le manifestazioni di gennaio in quanto  fino al 9 gennaio erano inserite  nel programma del mese di dicembre:

merc. 12 genn –   Storia in Biblioteca : Proiezione documentario su Re Arduino  e presentazione del libro: LA REGOLA DI BENEDETTO  di Matteo Gallenca – ore 21  Palazzo Oliveri – ingresso libero     organ. Ass. Terra di Guglielmo

dom. 16 genn. Pomeriggio danzante – Sala Polivalente ore 15   – ass. Volpiano in Festa

sab. 22 genn.  Master AMBIMA  con Concerto serale – Sala Polivalente ore 21  Fil.Volpianese

dom. 23 genn.  Storie di vita raccontata – assoc. Oikos – Sala Polivalente  – ore 16

giov. 27 genn.  GIORNO DELLA MEMORIA

  partecipate tutti!!!

MarBi

“Prego Signorino, potrebbe darmi una mano?”

lunedì 3 Gennaio 2011

Certo non avete conosciuto la Chin – Monfrata, anche se siete di Volpiano, questo perche’ e’ mancata da tanti anni, ma negli anni 30, quando mia mamma era bambina, era un personaggio molto conosciuto in paese.

Girava di casa in casa con la sua cassetta carica di ogni genere per la casa: filo,nastri,elastici,bottoni,tela,aghi,ferri,forbici,uova, parecchi articoli di merceria, ma anche alimentari, accompagnati sotto le feste da mandarini e dolcetti di zucchero. Mia mamma raccontava che era una festa quando arrivava, portava le notizie di casa in casa, e mentre la mia bisnonna la faceva accomodare in casa per rifocillarsi e riposarsi qualche minuto, la Chin (penso Francesca, Monfrata, non so perche’) illustrava alle bambine curiose: mia mamma e sua sorella, le novità del mercato. Mia mamma racconta che era tenerissima, raccoglieva le uova di casa in casa e poi le andava a vendere a Torino, dove si riforniva di tutto l’occorrente che le clienti ordinavano. Sempre mia mamma racconta che quando la Chin era alla stazione aveva difficolta’ a caricare la pesante cesta sul treno, e allora rispettosa,con belle maniere, abituata al garbo dei torinesi, rivolgendosi a qualche giovanotto forte che saliva con Lei sul treno diceva:” Prego, Signorino, mi puo’ aiutare a caricare la cesta?”.

Non vi dico le risa trattenute, dalle bambine sentendo quell’invito cosi’ garbato, ma nello stesso tempo  cosi’ diverso, per loro che abitavano in Volpiano e non avevano avuto grandi occasioni per frequentare la città.

La Chin era vedova allora, o comunque sola,  con due bambini da sfamare e faceva tutto quello che poteva per mantenerli e vivere, non avendo nessuno che si occupava di loro.

Mia mamma racconta inoltre che vendeva anche il caffe’, lo tostava sul momento, con una macchina a manovella ed abitava in una casa in  Via Lamarmora, quella traversa che da Via Circonvallazione porta in Via Roma, e che sbuca all’ospedale. I suoi figli poi crebbero e si fecero le loro famiglie, lei poi mori’.

Se qualcuno avesse qualche aneddoto a riguardo, ben venga. Mi piacerebbe fare una carrelata di personaggi vissuti a Volpiano, non particolarmente famosi, gente comune che hanno vissuto, lavorato, sofferto, amato e che senza riflettori, senza platee, hanno percorso le vie del nostro paese, abitato case, frequentato luoghi,  che ancora oggi noi viviamo. Questo grazie al contributo prezioso di mia madre e Vostro, se vorrete darmi delle indicazioni o suggerimenti.

Anche loro attraverso i nostri ricordi hanno scritto la storia del nostro Volpiano, a volte senza neanche essere originari dello stesso.  A loro va  il merito di aver vissuto con onesta’, con fierezza anche tra mille difficolta’ ed essere riusciti a soppravvivere.

Franca.

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AUGURI BUON ANNO!

sabato 1 Gennaio 2011

CAPODANNO 1

I miei AUGURI DI BUON ANNO

con la poesia di GIANNI RODARI

SPERANZA

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vedere
sai cosa? La speranza.

“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.

E alla povera gente
che non ha da comprare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.

GIANNI RODARI

Piera

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