Emigranti
Giorni fa, mentre portavo a spasso la mia nipotina per le vie di Volpiano, riflettevo sullo sviluppo urbano che ha caratterizzato gli ultimi 40 anni di questo paese. Quando sono arrivata dalla Sicilia, perchè trasferita per lavoro, questa cittadina era popolata da circa 7000 abitanti, mentre oggi ce ne sono quasi 15000; le tante zone rurali di allora, sono state integrate dalla realizzazione di nuovi edifici di civile abitazione, in cui oggi convivono italiani e stranieri. Negli anni ‘70 era difficile potersi inserire in questo territorio in cui i meridionali erano visti come extracomunitari ed accolti peggio di come noi oggi accogliamo quelli che arrivano da altri paesi. La cosa che più mi ha colpita a quel tempo era la difficoltà di trovare una casa in affitto dove i proprietari, sulle case disponibili, affiggevano dei cartelli con la scritta” NON SI AFFITTA AI MERIDIONALI. Sono rimasta sconcertata e preoccupata per il problema che mi si poneva. Dopo qualche giorno le mie preoccupazioni erano svanite in quanto il lavoro statale che svolgevo dava ulteriori garanzie personali superando la reticenza di alcuni sulla mia provenienza. Trovai casa. Dopo tanti anni è vero che si abbelliscono le strade, si cambiano le illuminazioni, si tolgono i semafori per dare spazio alle rotonde, ma purtroppo ci sono ancora delle persone di Volpiano, che non hanno cambiato la mentalità. Guardano con diffidenza i nuovi arrivati e dimenticano che nel primo novecento, tutta l’Italia era un popolo di emigranti. Mi auguro che fra vent’anni i miei nipoti possano convivere serenamente in una società con estrazioni e culture diverse.