SOMEWHERE – Sofia Coppola, Leone d’oro Mostra del Cinema di Venezia 2010
Ero curiosa di vedere questo film, che devo dire non mi è piaciuto per niente. Molto lento, forse appositamente voluto per dimostrare l’aridità della vita del protagonista (JoHnny Marco), vuota fino all’arrivo
della figlia Clio, undicenne, nella sua vita a tempo pieno. Il rapporto tra padre e figlia é costruito, educato, colmo di grandi silenzi, ma senza trasporto. Tutto quello che l’artista fa é senza vita. Alla fine del film, interminabile e noioso si lascia intravedere che l’attore cambierà finalmente la sua vita. Mi aspettavo di più, anche alla luce dell’analogia tra i personaggi del film e la vita della regista con suo padre Francis. Vista la stima della regista per il padre e il buon rapporto esistente in età adulta, non capisco perchè abbia voluto scegliere di raccontare quella parte della sua storia senza slancio emotivo. Incomprensibile! Eppure la critica afferma che la Coppola ha contribuito a rinnovare il linguaggio cinematografico del nuovo decennio. Sarà così. Io parlo da spettatrice, senza grandi nozioni di cinema, se non una grande passione per le pellicole.
Franca.