L’aratro ha dissodato il terreno, la fresa ne ha frantumato le zolle. Una macchina con tante canalette sta deponendo i semi che la terra scura e umida accoglie come il ventre di una madre.
Basteranno poche settimane e tante file di tenere foglioline verdi coloreranno i campi.
La nebbia, la brina, il gelo ed infine la neve coprirà le piantine.
Verso la primavera, con i primi tiepidi raggi di sole, le giovani piantine saranno pronte a crescere rigogliose fino a formare tante spighe ricolme di chicchi.
Con il caldo sole di giugno questi campi muteranno il loro colore divenendo splendide distese dorate, il ciclo della vita si ripete.
Questa terra che ogni giorno sporchiamo, imbrigliamo con nastri d’asfalto, ricopriamo di cemento, perforiamo per estrarre ricchezza, generosamente accoglie i semi che noi gli affidiamo donandoci i frutti indispensabili alla nostra sopravvivenza.
Nel mondo 240 milioni di persone soffrono la fame.
In occidente il mercato dell’auto è saturo.
A Volpiano, ovunque ci giriamo, troviamo edifici con grossi cartelli su cui appare la scritta…vendesi, affittasi.
Proprio ieri in televisione parlavano di Las Vegas e dell’abbandono di bellissime ville la cui gestione è divenuta insostenibile.
Haiti meno di vent’anni fa aveva un’economia agricola che le permetteva di vivere poveramente ma con dignità . Con la globalizzazione il loro commercio ha perso competitività .
Le fabbriche Statunitensi danno loro lavoro in cambio di pochi dollari al giorno.
Ma torniamo in Italia, dove il terreno coltivabile è sufficiente per sfamare forse metà della popolazione attuale.
Ogni giorno in televisione assistiamo alle proteste di coltivatori ed allevatori. Spesso sono costretti a lavorare in perdita…ma non fanno molto rumore.
Di questo passo quale sarà il nostro futuro?
Piera
L’aratro ha dissodato il terreno, la fresa ne ha frantumato le zolle. Una macchina con tante canalette sta deponendo i semi che la terra scura e umida accoglie come il ventre di una madre.
Basteranno poche settimane e tante file di tenere foglioline verdi coloreranno i campi.
La nebbia, la brina, il gelo ed infine la neve coprirà le piantine.
Verso la primavera, con i primi tiepidi raggi di sole, le giovani piantine saranno pronte a crescere rigogliose fino a formare tante spighe ricolme di chicchi.
Con il caldo sole di giugno questi campi muteranno il loro colore divenendo splendide distese dorate, il ciclo della vita si ripete.
Questa terra che ogni giorno sporchiamo, imbrigliamo con nastri d’asfalto, ricopriamo di cemento, perforiamo per estrarre ricchezza, generosamente accoglie i semi che noi gli affidiamo donandoci i frutti indispensabili alla nostra sopravvivenza.
Nel mondo 240 milioni di persone soffrono la fame.
In occidente il mercato dell’auto è saturo.
A Volpiano, ovunque ci giriamo, troviamo edifici con grossi cartelli su cui appare la scritta…vendesi, affittasi.
Proprio ieri in televisione parlavano di Las Vegas e dell’abbandono di bellissime ville la cui gestione è divenuta insostenibile.
Haiti meno di vent’anni fa aveva un’economia agricola che le permetteva di vivere poveramente ma con dignità . Con la globalizzazione il loro commercio ha perso competitività .
Le fabbriche Statunitensi danno loro lavoro in cambio di pochi dollari al giorno.
Ma torniamo in Italia, dove il terreno coltivabile è sufficiente per sfamare forse metà della popolazione attuale.
Ogni giorno in televisione assistiamo alle proteste di coltivatori ed allevatori. Spesso sono costretti a lavorare in perdita…ma non fanno molto rumore.
Di questo passo quale sarà il nostro futuro?
Piera
Questo articolo è stato pubblicato
domenica, 31 Ottobre 2010 alle 18:42 e classificato in Considerazioni.
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1 Novembre 2010 alle 13:06
Ogni giorno in Italia scompaiono 1000 ettari di suolo prima adibito all’agricoltura.
Anche con una buona dose di ottimismo non è facile rispondere alla tua domanda: come sarà il nostro futuro?
E’ vero tra Leinì, Settimo , Volpiano e non solo, hanno dichiarato guerra ai terreni.
Evviva la speculazione! (Consideriamo che anche per questa c’è un limite: la saturazione) Guadagnano i proprietari terrieri che non coltivano più da almeno una generazione, guadagnano i grandi costruttori che spendono poco e vendono a molto. (Fino a ieri, oggi ci sono problemi) : Mi …chiedo perchè non si pensi a rinnovare il centro storico dove quasi tutto è trascurato: costa forse troppo demolire e ricostruire nel rispetto del paesaggio? Stiamo perdendo anche l’opportunità per essere lungimiranti. Ci manca sempre qualcosa………
Ciao, Daniela
4 Novembre 2010 alle 10:01
anche nel centro storico ristrutturano molto a volte però spesso con intenti speculativi, non so se avete presente certi alloggetti stretti stretti uno all’altro. Altre ristrutturazioni sembrerebbero meglio, almeno a vederle da fuori.
a me fanno impressione soprettutto i capannoni, tanti e spesso mezzo vuoti
10 Novembre 2010 alle 13:32
Questa mattina sono passata da Via San Grato con mia mamma che voleva vedere se c’era ancora il GAV D’IJ CIOSS (la sorgente della zona CIOSS).
Accipicchia! Ci siamo fermati su un ponticello con tanto di area videosorvegliata ed abbiamo “ammirato” i copertoni, la rumenta, le bottiglie di plastica e tutto il resto che giaceva OSCENAMENTE in mezzo all’acqua limpida (spediamo non radioattiva o altro…).
Volpiano aveva quattro GAVI (sorgenti). Potevano essere le nostre FONTI DEL CLITUNNO ed invece c’è solo DA PIANGERE!
Mia mamma ha voluto venire via…