Gustavo Rol – Una Vita di prodigi
Ho avuto modo di leggere alcuni libri su Gustavo Rol, straordinario e grandissimo personaggio di cui avevo sentito parlare, ma non avevo avuto modo di approfondire. Nacque a Torino il 20 giugno 1903, giorno della Consolata, alla quale sarà devoto tutta la vita. La sua famiglia è agiata, il padre è il direttore della Comit, prima a Londra e poi a Torino. La sua è una delle famiglie più in vista della buona borghesia piemontese. Abita in un grosso appartamento in Corso Duca di Genova (oggi Stati Uniti) e la famiglia possiede una villa settecentesca a San Secondo di Pinerolo, loro paese di origine e utilizzata come residenza estiva. Ha due sorelle e un fratello. La madre, Martha, bellissima, è figlia dell’Avvocato Peruglia Antonio, presidente del tribunale di Saluzzo e magistrato a Parma per alcuni anni.
Il piccolo Gustavo è un bel bambino, biondo, occhi azzurri, magnetici. piuttosto chiuso, tarda a parlare e i suoi se ne preoccupano, a due anni pronuncia la prima parola: Napoleone! Per tutta la vita nutrirà una profonda ammirazione per l’imperatore e diventerà collezionista dei suoi cimeli; preciserà egli stesso di non essere la sua reincarnazione o di aver vissuto una vita precedente in età napoleonica.
Non ha molto voglia di studiare e i risultati sono mediocri, questo fino al ginnasio; poi improvvisamente il suo atteggiamento cambia, si laurea a Torino in legge, poi a Londra in scienze commerciali e a Parigi in biologia medica. Presta il servizio militare negli alpini e grazie alle condizioni familiari conduce una vita agiata. Per compiacere il padre entra in banca, ma sarà un lavoro che abbandonerà ben presto per dedicarsi alla pittura e all’antiquariato. A Marsiglia, dove lavora, conosce Elna Resch Knudsen, una ragazza norvegese, bellissima, parente del re , se ne innamora e trascorrono delle bellissime giornate insieme. Di lì a poco i due si sposano, staranno insieme tutta la vita. Non avranno figli ed Elna rappresenterà una figura importante e costante nella sua vita.
Ad una certa età (ca. 27 anni) prende consapevolezza delle sue capacità, affinate attraverso esercizio costante con le carte, ma assume anche maturazione e speranza che qualcosa di molto importante stia accadendo in Lui. E’ spaventato da tutto questo, dapprima se ne ritrae, poi impara a conviverci. Intanto comprende, man mano che procede negli esercizi che il suo spirito deve essere il più puro possibile. E’ sempre stato profondo credente.A poco a poco si trasforma interiormente, il suo Io diventa forte e capace di riconoscere le carte coperte, ma anche di leggere libri chiusi, di leggere il pensiero delle persone, di vedere l’aura delle stesse e di percepire le loro sofferenze, per poi arrivare a dipingere senza toccare i pennelli o a scrivere direttamente, o a trasportare oggetti dal passato.
In uno dei libri sono riportati le innumerevoli testimonianze relative ai suoi “esperimenti”, così li chiamava, svolti principalmente a casa sua, ma anche a casa di amici, dai suoi vicini, al ristorante, nel corso di sessantatreanni di attività . Erano esperimenti con le carte, lettura di libri chiusi a distanza, pittura su tela, scrittura su fogli, viaggi nel tempo e nel futuro, materializzazione di oggetti provenienti dal passato che lasciavano sbalorditi e confusi i presenti. Rol si esibiva con estrema naturalezza e gioia, senza vanto, ne pubblicità, schivo alla fama e alle lusinghe.
La sua purezza di cuore, quella che all’inizio della sua avventura, aveva scoperto indispensabile per compiere prodigi, non l’ha mai abbandonato. “Anche solo se lucrassi un soldo con un mio esperimento, so che tutto sarebbe finito. Quello che faccio lo devo fare per gli altri”, ripeteva.
Spesso, infatti, si recava negli ospedali, alle Molinette e al Cottolengo era di casa, si tratteneva amabilmente, essendo uno splendido conversatore, una decina di minuti con gli ammalati, imponeva loro le mani e poi li salutava, fino alla prossima visita. I pazienti si sentivano sollevati per qualche ora dalle loro sofferenze. Tutto il personale sanitario, i medici, le suore lo adoravano.
Ha sempre snobbato gli scienziati, gli studiosi, gli scettici, in quanto incapaci di recepire il suo messaggio, troppo alto e spirituale per essere da loro compreso. Per Rol tutto ciò che fa potrebbe essere patrimonio di ogni uomo che abbia intuito la sua realtà e tale realtà, proveniente da Dio, può essere rivelata a chiunque se ne renda degno con l’elevatezza dello spirito, con la rettitudine, con l’onestà, lo spregio delle ricchezze e delle cose terrene. Il suo messaggio si rivolge all’uomo, non alla scienza. Certo come testimoniano, in tanti, che sono stati vicino a Lui, si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un essere che ha un cuore umano, infinita sensibilità, ma anche capacità che vanno oltre la normale concezione terrena.
Non poteva compiere esperimenti su comando o dietro richiesta, faceva cosa si sentiva. Per questo non si sottopose mai ad esami o controlli da parte di scienziati.
Diceva “ Tutto è vivo, anche la materia e tutto ha uno spirito, anche quando quell’oggetto è distrutto ne resta la storia, il suo spirito. Passando dagli oggetti inanimati all’uomo lo spirito diventa intelligente. Lo spirito intelligente non è l’anima, questa ritorna a Dio dopo la morte, mentre lo spirito rimane sulla terra come una scheda segnaletica personale e comprende funzioni e pensiero dell’individuo, ed opera oltre la morte della stessa.”
Di fronte alla domanda di un giornalista sul significato dei suoi esperimenti Rol rispose: “Il significato dei miei esperimenti è che lo spirito dell’uomo è la creazione più alta che Dio ha realizzato e come tale gli competono facoltà e possibilità straordinarie. Tutto ciò che ho fatto è per essere utile al mio prossimo e non per fini lucrativi o personali.”
L’idea che mi sono fatta di Lui è complessa: lo ritengo un uomo buono, che possedeva una cultura straordinaria, come lo è stata la sua vita; ha coperto quasi un secolo con i suoi prodigi e di lui si è parlato e se ne parla in tutto il mondo. Dotato di capacità straordinarie, le ha messe a disposizione del prossimo. Ma è stato anche un uomo solo, come afferma Lui stesso, combattuto tra il suo essere e la voglia di stare con gli altri e di essere compreso. Compito difficilissimo da perpetrare perché di Lui forse si guardava solo alla sua UNICITA’ e non alla sua solitudine.
Franca.
17 Marzo 2012 alle 22:30
Sai qual’è la curiosità? Che proprio ieri a lezione di reiki abbiamo parlato di Gustavo Rol e anche Giovanni, il nostro “maestro” anche lui una “bella persona” è d’accordo nel confermare la grandezza di Rol. Nel ‘ 95 ho letto un libro su G. Rol scritto da Maria Luisa Giordano amica di Rol e moglie di un chirurgo docente universitario, oltre a essere studiosa di medicina alternativa. Lo accompagnava dai malati, gli era accanto mentre dipingeva, assisteva ai suoi esperimenti. Ha potuto quindi tracciare un ritratto vero del misterioso Rol facendone uscire un’immagine inedita ma vera, con una personalità umana e cristiana.
18 Marzo 2012 alle 12:00
Mi viene in mente, leggendo l’articolo di Franca e il commento di Daniela che questa straordinaria persona era amico di Giuditta Dembech, giornalista e scrittrice particolare, che ho avuto modo di frequentare per un certo periodo alcuni anni fa. Talvolta si parlava anche di Rol, dei suoi esperimenti che Lei assisteva e del suo modo di vivere il quotidiano, ma mai come persona superiore o superba.
E’ stato definito medium,mago,spiritista, indovino e altro ancora, ha incontrato i più grandi personaggi del xx secolo che da ogni parte del mondo venivano a farle visita nella sua casa torinese fino al 1994 anno della sua morte.
Ho ritrovato in casa un libro su Rol e sulla copertina c’è questa scritta:
“Quando l’uomo si convince di possedere uno spirito immortale, scopre di avere in sé i mezzi che lo rendono onnipotente”
18 Marzo 2012 alle 19:26
In effetti uno dei libri che ho letto é quello di Giuditta Dembech, l’altro é quello del giornalista Remo Lugli – Una Vita di prodigi e mi resta da leggere Rol, il grande veggente di Renzo Allegri. Ho visto comunque che su you tube ci sono molti video e interviste caricate. Un personaggio davvero straordinario!
19 Marzo 2012 alle 09:26
Franca, il libro di Renzo Allegri ce l’ho io e Te lo presto volentieri.
4 Aprile 2012 alle 07:54
buongiorno a tutti, sappiamo tutti della persona speciale che era Rol.
il mio più grosso rammarico è quello di avere soggiornato 3 mesi a torino nel 1985 (caserma cernaia) senza avere avuto la possibilità di incontrarlo ed avere l’onore di conoscerlo personalmente. la cosa positiva è che mi è apparso già una volta in sogno…. dandomi conforto. un caro saluto a tutti gli estimatori dell’ avv. G.A.ROL
4 Aprile 2012 alle 16:47
bravi bravi
24 Agosto 2012 alle 06:20
Immensa stima per questo grande uomo Che mi ha fatto capire molte cose