PER NON DIMENTICARE

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Una notizia del telegiornale: il premier della Bielorussia, Lukashenko, apre gli archivi del K.G.B., permetterà finalmente all’ Italia di conoscere la sorte dei suoi uomini, dei suoi ragazzi, svaniti nel nulla durante la persecuzione Staliniana degli anni trenta e la seconda guerra mondiale.

A questa notizia riaffiora vivida nella mia mente una figura di donna e madre. Esile, vestita di scuro, con il grembiulino davanti, ricordo con quanta delicatezza sistemava le giovani piantine di granoturco. C’era amore in ogni suo gesto. La guardavo raccogliere il grano, tagliare le piante della saggina. Una vita semplice dedicata alla cura della famiglia e al lavoro della terra. Ricordo i suoi discorsi, con mia madre, intrisi di sofferenza. Il suo giovane figlio era stato mandato in Russia a combattere. Una mamma instancabile: la sera aveva lavorato a mano calze e maglioni in attesa del suo ritorno. Il 25 aprile 1945 era passato ormai da circa dieci anni e del suo figliolo non aveva più saputo niente. Gli uffici competenti avevano solo saputo dirle che era disperso. Quanti interrogativi tormentavano il suo cuore. Forse era vivo ma gli impedivano di tornare? Era morto di freddo, di fame, in combattimento? Qualcuno avrà colto il suo ultimo respiro, gli avrà dato conforto? Nessuno ha mai potuto dare risposta alle sue domande. Il velo della lontananza, gli eventi terribili avevano scritto la parola mistero su una pagina pietosa della nostra storia. Non dimentichiamo questi giovani uomini. Avevano tanti sogni, proprio come i ragazzi che ora frequentano la scuola, ma la follia della guerra li aveva falciati come teneri fuscelli.

Le stelle vegliano i loro sepolcri e i fiori di campo li ornano.

Piera

2 Commenti a “PER NON DIMENTICARE”

  1. Gaspara Paietta scrive:

    rileggendo quest’articolo mi è venuto in mente un libro di Nuto Revelli che ho letto di recente L’ultimo fronte lettere di caduti e dispersi in Russia, è molto bello, triste, tristissimo però lo consiglio (come gli altri libri di Revelli

  2. Piera Camoletto scrive:

    Cercherò questo libro in bibblioteca grazie
    Piera

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